Svolta nel mondo dei vini Igt (Indicazione Geografica Tipica): arrivano le fascette da mettere sulle bottiglie per identificare il prodotto ed evitare frodi. Si parte con il Consorzio del Sannio con l’Igt Benevento e si continuerà con l’Igt Emilia. Qui si parla di quasi 130 milioni di contrassegni.
Nei prossimi giorni è prevista la consegna dei primi contrassegni da parte dell’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato (Ipzs). Attraverso queste fascette si vuole contrastare il fenomeno delle contraffazioni e imitazioni, tracciando così il prodotto.
“Valoritalia – ci dice il presidente della società leader in Italia per il controllo e la certificazione del vino tricolore, Francesco Liantonio – ha seguito con attenzione la dinamica ed è assolutamente d’accordo. Noi siamo già pronti per affrontare questa nuova era”.
Un’operazione nata dalla base dei produttori, quasi come una necessità. Lo scorso gennaio un decreto ministeriale ha dato il via libera in via facoltativa.
“C’è fermento in Italia – ci dice Giuseppe Liberatore, direttore generale di Valoritalia – e all’interno dei consorzi c’è una discussione aperta per centrare l’obiettivo”.
Si tratta di fascette diverse rispetto a quelle che contraddistinguono i vini Doc e Docg. Ogni contrassegno presenta un codice alfanumerico e un QrCode che rimanda a un sito in cui si possono leggere tutte le informazioni di filiera della singola bottiglia e curiosità sul prodotto. Una fascetta che si differenzia del tutto anche visivamente. Il costo della singola fascetta è di 0,0045 euro per i contrassegni in carta colla e di 0,0055 euro per i contrassegni autoadesivi.
“La decisione – continua Liantonio – nasce dalla reale necessità di contare le bottiglie delle Igt, uno dei segmenti del vino di qualità. C’è una volontà che arriva dalla base dei consorzi per creare un mercato competitivo e reale e per evitare duplicazioni che creino turbative”.
E adesso questa garanzia coinvolgerà tutta l’Igt Emilia, pronta a dare una svolta totale ai suoi vini.