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Vino e dintorni

Il Rosso di Montalcino cerca spazio tra i vini più trendy

12 Giugno 2024
Da sinistra Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino e bottiglie di Rosso di Montalcino Da sinistra Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino e bottiglie di Rosso di Montalcino

Il 21 giugno alla Fortezza di Montalcino, come abbiamo annunciato qui, ci sarà l’evento Red Montalcino, dedicato al Rosso che sempre più si fa spazio e aumenta di valore nel territorio dove viene prodotto il Brunello.

“Il mercato ci chiede sempre più Rosso di Montalcino, la domanda è molto alta, soprattutto dall’estero. Questo non è un vino di serie B”. Ce lo dice Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino. Un prodotto su cui il territorio e le aziende hanno sempre puntato, cercando di non metterlo mai in secondo piano. E ora i risultati parlano soli. 

“Negli ultimi anni – racconta Bindocci – abbiamo visto che sta crescendo sempre più nei numeri perché i mercati mondiali lo cercano, anche i nostri importatori. Le aziende che non lo facevano hanno iniziato a farlo. In realtà c’è sempre stata la ricerca di un vino più facile da bere ma oggi sono le domande a parlare e raccontano di un prodotto che piace”. 

Il Rosso di Montalcino nasce negli anni ’70 quando si chiamava vino rosso da vigneti di Brunello, vino da tavola. Nell’84, e proprio quest’anno si festeggiano i quarant’anni, è arrivato il riconoscimento della Doc che lo ha valorizzato il prodotto e fatto crescere. 

Oggi i vigneti di Rosso di Montalcino sono tra i 500 e i 600 ettari mentre la produzione varia da 3 milioni a 4 milioni di bottiglie. Con la vendemmia 2024 dovrebbe aumentare  di almeno due milioni grazie a un’aggiunta di 340 ettari di vigne esistenti impiantate a Igp Sangiovese che diventeranno Rosso di Montalcino. Nella zona ci credono ormai tutte le aziende. 

Ora l’evento giunto alla terza edizione per dare maggiore visibilità a questo vino e farlo apprezzare maggiormente. “Ci saranno degustazioni, con un Rosso del 1993 per spiegare che si tratta di vini buoni e longevi”. Il Rosso di Montalcino è l’espressione della visione fresca, giovane e contemporanea di un territorio, quello in cui viene prodotto il Brunello, che è icona del vino italiano e le sue molteplici potenzialità lo rendono ambito e ricercato sulle tavole di tutto il mondo.

Ad aprire il programma della terza edizione della manifestazione, “Red Evolution: origini e futuro del Rosso di Montalcino”, il talk moderato dalla caporedattrice di Rainews24 Barbara Di Fresco (riservato su invito, ore 11 | Chiostro di Sant’Agostino) che attraverso le voci di Enzo Tiezzi, Andrea Costanti e Francesco Ripaccioli ripercorre i primi quarant’anni della denominazione e fa il punto sulle prospettive e le nuove tendenze di un prodotto identitario per uno sguardo che dal passato guarda al futuro della doc.

Alle 18 la Fortezza apre i battenti anche agli eno-appassionati per il consueto walk around tasting con 68 aziende. Si prosegue con l’apertura dei food corner che propongono specialità gastronomiche regionali, vegan e fusion (ore 20), dell’enoteca collettiva con servizio sommelier e dell’area mixology con prodotti locali (ore 22). A chiudere Red Montalcino sotto le stelle, il djset firmato di Jay Carol Gigli del duo Jas&Jay.