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Vino e dintorni

Parte la vendemmia anche nell’Oltrepò Pavese: “Buona qualità ma produzione in calo del 30%”

19 Agosto 2024
Vendemmia nell’Oltrepò Pavese Vendemmia nell’Oltrepò Pavese

Anche in Oltrepò Pavese inizia la vendemmia 2024. “Secondo le prime stime ci aspettiamo un calo nella quantità delle uve di circa il 30% rispetto alla media”, sottolinea Silvia Garavaglia, presidente di Coldiretti Pavia.

“A pesare quest’anno sulle quantità di uve previste – rileva l’organizzazione agricola – è stato l’eccesso di precipitazioni, con nubifragi e piogge reiterate che hanno caratterizzato in particolare i mesi primaverili e l’avvio dell’estate e a cui si sono sommati alcuni episodi di grandinate localizzate. Una situazione favorevole allo sviluppo di funghi parassiti delle viti, con gli agricoltori costretti a interventi straordinari, con un aggravio dei costi di produzione a carico delle aziende agricole”. 

I primi grappoli a essere colti questa mattina sono stati quelli di Pinot Nero e Chardonnay nell’azienda agricola De Filippi Cantine I Gessi, a Oliva Gessi, sulle colline dell’Oltrepò Pavese. “Nonostante il calo delle quantità, ci attendiamo comunque un’annata soddisfacente dal punto di vista della qualità, in particolare per alcune varietà come i bianchi e le basi spumante – sottolinea ancora il presidente di Coldiretti Pavia -. In ogni caso, anche per confermare le previsioni sul piano quantitativo, bisognerà aspettare l’evoluzione dei mesi di agosto e settembre, quando entrerà nel vivo la raccolta dei rossi”.

“Sono oltre 20mila gli ettari vitati in Lombardia – prosegue la nota- destinati per circa il 90% a vini di qualità grazie a 5 Docg, 21 Doc e 15 IGT. Produzioni sempre più apprezzate anche all’estero, come testimonia l’andamento delle esportazioni regionali che hanno raggiunto il valore di 327 milioni di euro nel 2023. A livello nazionale la vendemmia 2024 è probabilmente quella con le maggiori incognite degli ultimi anni, con un’Italia divisa in due: mentre al Sud la raccolta delle uve è iniziata in anticipo per via della siccità e del grande caldo, al Nord le incertezze sono invece legate agli effetti del maltempo prolungato”.

“Ma a preoccupare – conclude la Coldiretti – ci sono anche alcune politiche Ue, a partire dal via libera della Commissione alle etichette allarmistiche in Irlanda e con il Belgio che si sta muovendo nella stessa direzione. Si tratta infatti di una norma distorsiva del commercio che è il risultato di un approccio ideologico nei confronti di un alimento come il vino che fa parte a pieno titolo della dieta mediterranea e conta diecimila anni di storia”.