È quasi ufficiale. In assenza di opposizioni entro 90 giorni il Cirò Rosso Riserva si avvia a diventare Cirò Classico DOCG e la notizia arriva dopo la pubblicazione del nuovo disciplinare nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea.
“Questo riconoscimento – dice il Presidente del Consorzio, Raffaele Librandi – è il frutto di un lavoro corale che ha coinvolto produttori, tecnici, istituzioni e tutto il tessuto vitivinicolo locale. Abbiamo creduto fin dall’inizio che il Cirò Rosso Riserva avesse tutte le caratteristiche per diventare un punto di riferimento nazionale e internazionale. Con il passaggio a DOCG e la nuova denominazione ‘Cirò Classico’, vogliamo rafforzarne il posizionamento e raccontarne l’identità con ancora maggiore forza”.
Rimangono Doc il Cirò Bianco, Cirò Rosato, Cirò Rosso, Cirò Rosso Classico, Cirò Rosso Classico Superiore e Cirò Rosso Superiore.
Al momento di Cirò Rosso Riserva si producono 200mila bottiglie ogni anno ma adesso cambierà il disciplinare. Tra le novità un anno di invecchiamento in più con un passaggio di minimo 6 mesi in legno obbligatorio, la resa sarà ridotta e il vino dovrà essere prodotto con il 90% di Gaglioppo e il 10% tra due vitigni autoctoni calabresi, mentre prima c’era la possibilità di un 20% di vitigni internazionali.
Il Cirò Classico DOCG si presenta di colore rosso rubino con riflessi granati, e si distingue per un profilo olfattivo intenso e complesso, in cui spiccano note di frutta rossa e spezie. Al palato è corposo, armonico e persistente, con un’evoluzione che lo rende sempre più vellutato nel tempo. Un equilibrio sensoriale che nasce dalla perfetta sinergia tra varietà e terroir: il Gaglioppo, infatti, è da secoli profondamente radicato nell’area cirotana, dove beneficia di suoli sedimentari ricchi di scheletro e minerali, oltre che di un microclima unico, influenzato dal mare Ionio a Est e dalle alture silane a Ovest.
La zona di produzione, racchiusa nei comuni di Cirò e Cirò Marina, in provincia di Crotone, si estende su circa 9.000 ettari, in un paesaggio variegato che alterna terrazze fluviali, colline regolari e rilievi sabbiosi o conglomeratici. A conferire ulteriore complessità e personalità al vino concorrono le escursioni termiche, la concentrazione delle piogge nei mesi autunnali e la scarsa disponibilità idrica estiva, che contribuiscono alla maturazione equilibrata delle uve.
Con il Cirò Classico DOCG, la Calabria del vino compie un passo decisivo verso il riconoscimento della propria identità vitivinicola, fondata sulla valorizzazione del territorio, dei vitigni autoctoni e del lavoro quotidiano di una comunità coesa e appassionata, rappresentata oggi da oltre 300 viticoltori e 71 cantine.