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Vino e dintorni

Un anno di Millesuoli: “Così vendiamo online la Sicilia del vino. E presto nuovi store fisici”

24 Luglio 2024
Da sinistra Giuseppe Bonanno e Cristian Catalano, ideatori della piattaforma Millesuoli Da sinistra Giuseppe Bonanno e Cristian Catalano, ideatori della piattaforma Millesuoli

Un’enoteca online dedicata solo ed esclusivamente ai vini delle cantine siciliane. Dalle isole minori ai territori come l’Etna. Trecentocinquanta aziende raggruppate sotto un unico nome che dà la percezione di quello che è il terroir siciliano del vino: Millesuoli. 

Un anno dopo l’inizio di questa avventura ambiziosa e un po’ folle, creata da due ingegneri e amici e appassionati di vino, Cristian Catalano e Giuseppe Bonanno, è tempo di bilanci. Sono circa 1.200 le referenze gestite con una selezione basata sulle etichette medio/alte delle varie cantine. In un anno sono state vendute 2.000 bottiglie, un numero rassicurante per una start-up che si immette nel mercato proprio quando il calo dei consumi del vino è sempre più evidente. 

“Il nostro obiettivo – ci racconta Catalano – è sempre stato quello di valorizzare la Sicilia sotto ogni punto di vista. Così abbiamo deciso di mettere insieme in un unico pacchetto le grandi aziende e le più piccole, anche quelle che producono solo mille bottiglie l’anno”. L’idea si basa dunque su un taglio verticale mettendo accanto ai nomi più conosciuti le nicchie. E i clienti hanno reagito bene, sia dall’Italia che dall’estero.

Nel catalogo c’è  l’entroterra agrigentino, ci sono i vini del messinese, meno conosciuti; quelli dell’unica Docg siciliana, Cerasuolo di Vittoria; quelli delle piccole Doc, e ancora delle isole minori, dalle Egadi fino alle Eolie, passando per Ustica e Pantelleria. C’è l’Etna con le sue innumerevoli sfaccettature, i suoi versanti e le sue contrade. Ci sono i vini più estremi, da viticoltura eroica, quelli che fanno parte di piccolissime produzioni, molto difficili da scovare; i vini vegani che raccontano semplicemente una filosofia produttiva a cui dar voce; i rosati di Sicilia nati da diversi vitigni, territori e stili produttivi; le bollicine e infine i vini dolci. 

“Tanti i vini più richiesti, il brand Etna fa sicuramente la sua parte. Ce ne accorgiamo perché dal Veneto o dalla Lombardia, due delle regioni più forti dal punto di vista commerciale, acquistano soprattutto vini prodotti sul vulcano e non solo di aziende famose ma anche delle più piccole”. Il 70% del vino venduto online proviene dall’Etna al netto di bianchi, rossi, spumanti o rosati. Subito dopo arrivano i vini dolci. E se le regioni del Nord fanno da padrone al vertice della classifica, all’estero la Germania è in testa. E anche in questo caso i vini dell’Etna sono i più acquistati. 

In un anno questa enoteca siciliana ha trovato la sua credibilità, tanto da sponsorizzare due grandi eventi: Contrade dell’Etna e Piccolo è Bello. 

Non solo store online ma anche fisici. Al momento è aperta un’enoteca a Caltanissetta, proprio al centro della Sicilia, in via Leone XIII 53. “Anche in questo caso volevamo andare fuori dagli schemi e abbiamo così scelto una città che non fosse una delle principali dell’Isola. E come sulla nostra piattaforma anche qui abbiamo voluto creare la verticalità”. Così ci sono espositori alti almeno 6 metri che ospitano tutta la selezione di vini di Millesuoli. Nello store fisico vengono inoltre associati alle etichette dei piatti. “Si tratta di ricette non solo siciliane. Dimostriamo in questo modo che questi vini possono essere abbinati anche a piatti provenienti da regioni diverse”. 

A Sciacca da poche settimane l’industria ittica conserviera Curreri ha scelto Millesuoli per curare una zona del locale con la vendita dei vini gestiti.

E l’azienda non si ferma e punta sempre più in alto. Si lavora adesso all’apertura di nuovi punti vendita per far conoscere i vini e per raccontare storie che abbiano come comune denominatore la Sicilia.