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Vino e dintorni

Meno uva e un anticipo di tre settimane: i primi dati sulla vendemmia in Germania

18 Settembre 2024
Un vigneto in Germania Un vigneto in Germania

Avviata in questi giorni la fase più importante della vendemmia in Germania. Ottimismo e preoccupazione si susseguono in queste ore. La raccolta – vissuta con apprensione da tutti i vignaioli del pianeta – assume in Germania una particolare tensione emotiva. Condizioni climatiche altalenanti hanno destato nei mesi scorsi una certa preoccupazione. I rischi sono quelli di sempre: piogge abbondanti alternate a lunghi periodi di siccità, temperature più alte della media. Quello che però ha causato maggiori problemi è una infelice combinazione tra alcune gelate e grandinate primaverili e il lungo caldo estivo. Steffen Christmann, produttore nel Palatinato e presidente della Vdp (Verband Deutscher Prädikatsweingüter, l’associazione che annovera le migliori 200 cantine del paese), definisce la situazione generale una “nuova normalità climatica”. Decisiva per le aziende l’esperienza, la sensibilità e le lavorazioni manuali – come la raccolta – una garanzia in ogni condizione metereologica, in particolare per le vigne classificate “Vdp.Erste Lage” (Premier Cru) e “Vdp.Grosse Lage” (Grand Cru). Non da meno la competenza della manodopera: la maggior parte delle cantine della Vdp dispone di un team consolidato, permanente, a supporto durante ogni stagione.

La situazione attuale

Nella prima decade di settembre gran parte delle cantine hanno svolto la vendemmia delle uve destinate agli spumanti. Si tratta di uve vendemmiate anticipatamente per ottenere un tenore acido più alto. Ad esempio, Schloss Proschwitz in Sassonia ha raccolto il Frühburgunder, una varietà precoce di Pinot Nero, il 27 agosto scorso. L’anticipo medio calcolato in Germania, ma è così anche per l’Austria, è per il 2024 di due-tre settimane. Le cause, come anticipato, sono da ascriversi principalmente ad una primavera mite e ad un caldo estivo persistente. Un’ondata di gelo a fine aprile avrebbe determinato un calo drastico della produzione, senza tuttavia comprometterne la qualità. La parte principale della vendemmia è iniziata in questi giorni e durerà un periodo medio-lungo, tra tre e cinque settimane (sino alla terza di ottobre). Il momento preciso dipende dal “predicato” atteso, il grado zuccherino calcolato sul peso del mosto, che i vignaioli vogliono far raggiungere alle uve. Buona la qualità sul Meno in Franconia (Baviera) dove la gelata ha danneggiato i vigneti in pieno germogliamento, con punte di perdita del 50% della produzione. Anche la Ahr, la regione vinicola tedesca più celebre per i rossi e il Pinot Nero, ha sofferto per la gelata. La produttrice Meike Näkel afferma che, nonostante l’accelerazione di settembre e una vendemmia che per il suo team è “sempre più impegnativa dal punto di vista fisico ed emotivo”, le uve raccolte hanno un buon livello qualitativo. In Mosella si registra una drastica riduzione di prodotto, soprattutto nelle piccole valli degli affluenti Saar e Ruwer dove sono occorse anche delle inondazioni. Anticipo di due settimane e ottima qualità per Maximin von Schubert che, però, segnala che una pianta di Riesling conta solitamente un centinaio di bacche: “quest’anno ne ha 20 e decisamente più piccole. La nostra esistenza di produttori è minacciata”, afferma. Più stabile la situazione nel Palatinato. Per le prossime settimane i viticoltori confidano in un “autunno d’oro”, più fresco e regolare. L’avanzare della stagione, infatti, comporta notti più fredde con escursioni termiche notevoli, una condizione importante per le grandi annate.