La cooperativa agricola Cva Canicattì, realtà siciliana che raccoglie al suo interno 300 soci e gestisce oltre 700 ettari di vigneti sparsi in vari territori, ha lanciato due edizioni limitate di vini per omaggiare Agrigento, proclamata Capitale della Cultura 2025. Il Diodoros e il 1934, sono il frutto di un percorso di valorizzazione del territorio e della sua tradizione enologica.
“Due vini che noi produciamo da qualche anno – ci dice Giovanni Greco, presidente della cooperativa – e che ora dedichiamo a questa iniziativa. Il Diodoros arriva dai vigneti dentro il Parco Archeologico. È un blend di tre uvaggi: Nero d’Avola, Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio. Le viti sono impiantate tradizionalmente in quel vigneto che ora abbiamo rinnovato”.
“Il 1934 – ci racconta ancora – è un vino che abbiamo dedicato a Pirandello e il nome arriva dall’anno in cui vinse il Premio Nobel per la Letteratura. Rappresenta la cultura e noi siamo fortemente legati a essa. In occasione di Agrigento Capitale della Cultura, questa etichetta è il nostro modo di lanciare l’immagine di Agrigento come territorio ricco di produzioni agricole, di vino e di tutto ciò che di bello e buono c’è in provincia”.
Il 1934 è un blend di Chardonnay e Grillo, due varietà che Greco definisce perfette per valorizzare il territorio. Le uve sono vinificate separatamente, affinando il vino in barrique per sei mesi e un anno in bottiglia. Questa edizione limitata, che rappresenta l’annata 2021, conta circa 7.000 bottiglie.
“Sono circa 6mila bottiglie del Diodoros e 7mila del 1934. Insieme al Parco Archeologico omaggiamo Agrigento e le sue iniziative istituzionali. Sono vini iconici e rappresentativi. È un percorso che abbiamo iniziato da tempo per valorizzare il territorio, cercando di collegare la produzione vinicola della nostra cooperativa, che non ha altisonanti origini nobili, a un territorio straordinario che incarna il meglio dell’archeologia e delle bellezze ambientali”.
Il territorio del Parco Archeologico è al centro di questa produzione: circa 4 ettari e mezzo di vigneti, con tre ettari coltivati a rosso e due a Grillo.”La Valle dei Templi per noi è sia paesaggio che produzione agricola. Si possono fare esperienze enogastronomiche diverse, che combinano il fascino del territorio e i suoi frutti”.
Con il lancio di queste due etichette speciali, la cooperativa Cva Canicattì celebra non solo la cultura siciliana, ma anche il suo impegno nella promozione della tradizione vinicola locale. In occasione di Agrigento Capitale della Cultura 2025, il Diodoros e il 1934 diventano ambasciatori di una terra ricca di storia e bellezza, pronta ad accogliere visitatori e appassionati di enogastronomia.