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Vino e dintorni

La guida “I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia” del Corriere della Sera: in questa edizione focus sulla lotta al cambiamento climatico

26 Ottobre 2024
Presentazione guida “I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia” del Corriere della Sera Presentazione guida “I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia” del Corriere della Sera

Per Luciano Ferraro “abbiamo davanti uno scenario agricolo diverso da quello del passato. È necessario usare pratiche antiche e nuove tecnologie per limitare i danni degli effetti del cambiamento climatico. Un tema fondamentale, di cui si parla ancora troppo poco. Per questo abbiamo voluto dedicare la guida 2025 a tutti quei vignaioli che hanno trovato nuove strade per contrastare il global warming salvando ancora una volta la qualità e la varietà del vino italiano”.

Per Barbara Stefanelli, vice direttrice vicario del Corriere della Sera, la guida “I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia”, firmata appunto da Ferraro, vicedirettore dello stesso quotidiano, e da James Suckling, critico enologico tra i più noti e autorevoli al mondo e fondatore del sito JamesSuckling.com, in edicola da sabato 26 ottobre, per due mesi, con il quotidiano milanese, è invece una vera e propria inchiesta perché l’argomento scelto per l’11esima edizione della pubblicazione, è di viva attualità e, nello stesso tempo, facendo parlare i diretti interessati, vengono anche indicate la scelte da fare per affrontare il problema del global warming senza spaventare la gente.

Infatti, nella guida “il racconto sugli interventi nelle vigne, dal metodo di allevamento per garantire maggiore ombreggiatura alla scelta di terreni a quote sempre più elevate, è diventa un’importante e inedita inchiesta di come il Vigneto Italia sta affrontando l’innalzamento delle temperature – dice Ferraro. Tonnellate di carta e montagne di gigabyte della critica del vino ignorano il tema centrale di questa era enologica: il clima che cambia. Come se soffrissero di cecità. Le temperature si stanno alzando in modo così veloce da mettere in discussione l’intera geografia del vigneto mondiale. Eppure, ogni anno vengono organizzate migliaia di degustazioni, fiere, eventi multimediali e tornei di assaggi alla cieca, vengono poi recensite migliaia di bottiglie senza che questa minaccia compaia all’orizzonte. La coscienza si salva costruendo contenitori separati, convegni scientifici, in cui l’esperto di turno avverte del pericolo imminente. Poi si stappa qualche bottiglia e tutto torna come prima”.

Tant’è che nel corso della presentazione della guida, integrando l’intervento di Piero Mastroberardino – uno dei quattro premiati -, Barbara Stefanelli ha lanciato una sorta di appello alla politica di cominciare ad usare i verbi al futuro se si vuole veramente tutelare il futuro delle nuove generazioni. Domanda? Sarà capace la politica di accogliere questo appello così accorato?

 

“I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia” del Corriere della Sera “I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia” del Corriere della Sera

Intanto Ferraro e James Suckling, con l’11esima edizione de “I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia” hanno dato voce a chi veramente affronta gli effetti del cambiamento, oltre con le bottiglie d’eccellenza e le storie dei produttori, anche con la premiazione di quattro personalità che si spendono quotidianamente nella lotta al global warming. E, cioè, il miglior tecnico (Marco Simonit, uno dei maggiori esperti al mondo di potatura), la migliore cantina (Piero Mastroberardino), miglior consorzio (Giovanni Manetti, presidente del Consorzio del Chianti Classico – premio ritirato da Silvia Fiorentini responsabile dell’ufficio stampa dell’ente), miglior enologo (Alessandro Ceretto, sostituita dalla cugina Roberta perché ammalato).

La guida si divide in due sezioni: il racconto dell’esperienza di cento vignaioli e la classifica dei cento migliori vini, stilata per il secondo anno consecutivo e con l’introduzione di nuovi criteri per il punteggio da James Suckling, che ha spiegato Aldo Fiordelli (collaboratore del critico americano assente che, però, si è collegato da Hong Kong): “abbiamo selezionato i 100 migliori dopo aver degustato negli ultimi 12 mesi oltre 9.000 vini italiani. Questa classifica presenta molti vini distintivi e affascinanti, provenienti da diverse regioni italiane. Per tutti i gusti e per tutte le tasche”. Poi ci sono i 6 vini che hanno ottenuto il punteggio di 100/100: Amarone classico della Valpolicella 2015 di Bertani che è anche il vino dell’anno che secondo Suckling “è un rosso classico con una struttura raffinata e precisa. Mette in luce la storia e la grandiosità di una delle grandi denominazioni d’Italia e illustra una tendenza crescente, con vini a minore tenore alcolico, non dolce né legnosi”; seguono Galatrona Valdarno di Sopra 2022 di Petrolo; Colore Toscana 2022 d Bibi Graetz; Terlaner Primo Alo Adige 2021 Cantina Terlan; Vigna Montosoli Brunello di Montalcino 2019 di Valdicava; Brunello di Montalcino Giovanni Neri 2019 di Casanova di Neri.

Un’appendice dedicata ai dieci migliori vigneti italiani, per storia, resilienza e bellezza, firmata dal guru delle potature, Marco Simonit. Infine, l’intervento dell’editorialista di Corriere della Sera Federico Rampini, “Uno sguardo dall’America”, che racconta come il vino sia diventato “un’arma possente nell’arsenale del “soft power” italiano negli Stati Uniti”, dimostrata anche dall’importante crescita del turismo “wine-tasting” degli americani in Italia.

Ad animare la serata, gli interventi dei cantautori Michele Bravi e Maurizio Carucci, intervistati dal critico musicale di Corriere della Sera Andrea Laffranchi.