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Vino e dintorni

Il Gruppo Mezzacorona al Vinitaly: “Dazi? Adotteremo strategie di difesa”

09 Aprile 2025
Da sinistra Stefano Fambri, direttore della Nosio Spa e Francesco Giovannini, direttore generale del Gruppo Mezzacorona Da sinistra Stefano Fambri, direttore della Nosio Spa e Francesco Giovannini, direttore generale del Gruppo Mezzacorona

Centoventuno anni di storia, 1.600 associati e un fatturato che nel 2024 ha superato i 212 milioni di euro con un valore dell’export ormai ben oltre l’80% del volume d’affari. 

Ed è proprio sull’export che ci concentriamo nella nostra chiacchierata al Vinitaly con i vertici del Gruppo Mezzacorona. Donald Trump ha da pochissimi giorni introdotto i dazi e non possiamo non domandare quali potrebbero essere le conseguenze: “Di certo – ci dice Francesco Giovannini, direttore generale del gruppo – siamo preoccupati, anche perché il 25% della quota export va negli Usa e gli Stati Uniti sono il nostro mercato principale”. Il valore delle esportazioni per il gruppo in generale è di 160 milioni e 40 arrivano da quel mercato. “Abbiamo però un vantaggio – di dice ancora – perché l’importatore è un nostro dipendente, quindi la catena finale risulta più snella”. 

In generale, nonostante la paura, le impressioni di questo Vinitaly sono positive: “È vero, c’è meno gente – ci racconta Stefano Fambri, direttore della Nosio Spa (società che gestisce la parte di imbottigliamento e commercializzazione del brand) – ma abbiamo notato che chi viene a trovarci è più consapevole. Il clima, indipendentemente dalle problematiche, è proattivo. Oggi più che mai diventa fondamentale trovare risposte”.

“La strategia dell’azienda? Seguire il mercato estero con prodotti e reti diverse”, dice Giovannini. “L’obiettivo è quello presidiare con la stessa attenzione tutti con misure e strumenti differenti”.

Mezzacorona è oggi una realtà che gestisce 2.600 ettari di vigneto in Trentino Alto Adige, grazie anche al prezioso apporto delle Cantine partner di Salorno e di Ala, mentre circa altri 1.000 ettari, di cui oltre 700 vitati, sono coltivati in Sicilia nelle aziende agricole di proprietà Solsicano e Villa Albius.

Le coltivazioni sono tutte gestite secondo sistemi di produzione integrata, il cui obiettivo è ottenere prodotti sempre più naturali. Nel 2024 i soci produttori di Mezzacorona hanno ottenuto dal Ministero delle Politiche Agricole, per la nona volta dal 2016, la Certificazione della loro produzione secondo il Sistema di Qualità Nazionale per la Produzione Integrata (S.Q.N.P.I.), il massimo riconoscimento della propria eccellenza produttiva, che ha permesso di conseguenza la Certificazione dei vini, lanciati su tutti i mercati mondiali.

Il gruppo gestisce anche 13 aziende di distribuzione in Italia con un programma di distribuzione. Tra le nuove aziende Collemattoni a Montalcino e Maesa nelle Marche: “Siamo contenti di questa situazione – ci dice Fambri – ed è probabile che ci saranno nuove introduzioni ma non è un percorso obbligato. Negli ultimi anni siamo andati più sui rapporti commerciali per curare l’export dei nostri prodotti”.