Ancora meno vino in Francia e a dirlo è la previsione pubblicata dal Dipartimento di Statistica e Previsione del Ministero dell’Agricoltura: si parla di 37,5 milioni di ettolitri di vino, una stima al di sotto dei 40-43 milioni di ettolitri di vino stimati all’inizio di agosto e dei 39,3 milioni di ettolitri annunciati all’inizio di settembre.
“La vendemmia 2024 dovrebbe essere inferiore del 22% rispetto a quella dello scorso anno e del 15% rispetto alla media 2019-2023”, afferma il ministero, sottolineando che il raccolto ‘sarà equivalente alla bassa produzione del 2021, colpita dalle gelate’ e scesa a 37,46 milioni di ettolitri. La vendemmia 2024 si avvicina quindi pericolosamente al minimo raggiunto nel 2017, con 36,78 milioni di ettolitri.
Secondo i dati riportati dal sito specializzato Vitisphere, prendendo in esame tutti i vigneti francesi le previsioni di vendemmia elencano una serie di rischi climatici che vanno dal gelo, alla coulure fino all’acinellatura, la grandine, la muffa e la siccità.
Tutti i tipi di vino sono colpiti, in particolare quelli della Borgogna e del Beaujolais (-35% di raccolto in un anno) e della Champagne (-33%), nonché i vini destinati alla produzione di acquaviti che avevano visto una vendemmia eccezionale nel 2023 (-31% per il Cognac)”, si legge nel rapporto ministeriale, La regione del Giura è in calo del 75%, la Valle della Loira del 30%, la Provenza e la Valle del Rodano del 16%, Bordeaux del 14%, la Linguadoca-Rossiglione del 13%, l’Alsazia del 13%, la Corsica del 13%, la Savoia del 5% e il Sud-Ovest del 3%.
Ora l’industria vinicola si aspetta un aumento dei prezzi del vino per compensare parzialmente l’aumento dei costi di produzione e la riduzione delle rese.