Dopo le dimissioni dei cinque consiglieri-imbottigliatori (di cui vi avevamo parlato qui), il Consorzio Oltrepò pavese ha cooptato i sostituti.
Al posto di Quirico Decordi, Federico Defilippi, Renato Guarini, Pierpaolo Vanzini e Valeria Vercesi il consiglio del Consorzio ha quindi cooptato Alessio Brandolini (socio di Fivi con azienda a San Damiano al Colle), Stefano Torre (enologo direttore di Monsupello), Cristina Cerri (titolare di Travaglino), Stefano Dacarro (titolare dell’azienda La Travaglina) ed Edoardo Scanavino (titolare di Montelio), tutti esponenti di spicco del mondo enologico pavese.
Il Consorzio guidato da Francesca Seralvo ha dovuto affrontare le dimissioni che rappresentavano oltre il 30% della produzione dell’Oltrepò Pavese tutelata dalle varie denominazioni. I dimissionari erano in polemica con una gestione del Consorzio, a detto loro “poco trasparente, guidata da interessi di parte e caratterizzata da una condotta non sempre rispettosa delle regole statutarie”.
Il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese riunisce attualmente 179 aziende in 42 Comuni e oltre 1.700 soci viticoltori; la sua superficie tutelata iscritta all’albo dei vigneti è pari a 13.269 ettari e rappresenta circa il 55% della superficie vitata dalla Lombardia (70% se si considera la rappresentatività della Denominazione “Oltrepò Pavese” rispetto le altre Denominazioni lombarde).