Per il terzo anno consecutivo Serralunga d’Alba celebra il Barolo e lo fa con giornalisti, master of wine, addetti ai lavori e una masterclass sontuosa in cui alla cieca si degusta l’annata 2021 di ben 27 produttori. Tanti quanti quelli che hanno partecipato a quest’evento con pochi eguali nell’Italia del vino. Cioè l’idea di presentare al mondo dei divulgatori e degli esperti una singola annata di un singolo territorio, Serralunga d’Alba per l’appunto, primo comune delle Langhe a utilizzare il proprio nome come menzione geografica aggiuntiva. E va dato atto alla famiglia Farinetti di aver creato un momento di grande e qualificata aggregazione attorno al vino che si produce a Serralunga d’Alba che è anche la sede di Fontanafredda, la loro più grande cantina tra le tante di proprietà. È qui che si è svolto tutto. È qui che hanno partecipato le aziende del territorio. È qui che il nuovo presidente del consorzio delle Langhe (e quindi del Barolo), Sergio Germano ha ricordato prima della degustazione che quella di Serralunga d’Alba rappresenta da sola come menzione circa 560 mila bottiglie. Un numero altamente significativo. Più del 10 per cento di tutte le bottiglie di Barolo con le Mga. Ma anche oltre la metà di tutte quelle prodotte a Serralunga d’Alba sfruttando l’opportunità della menzione geografica aggiuntiva (in totale in questo caso è di circa un milione. Mentre ricordiamo che complessivamente di Barolo se ne producono oltre 13 milioni di bottiglie. Tutto questo per dire che i numeri, in crescita, giustificano l’evento. L’idea dunque di un terroir nel terroir.
Con Serralunga Day il Barolo di un terroir nel terroir. Ecco l’annata 2021 tra energia, eleganza e prospettiva
Fontanafredda è riuscita a riunire 27 produttori di Barolo del Comune di Serralunga d’Alba, un numero sempre in crescita per la presentazione e degustazione in anteprima assoluta dell’annata 2021 di questo grande vino, introducendo al contempo ulteriori novità rispetto alle edizioni passate: tre Master of Wine alla guida della grande degustazione per questa terza edizione dell’evento in cui si è deciso di tornare alla degustazione “alla cieca”, decontaminando da ogni possibile pregiudizio o commento esterno l’assaggio dei vini. Ferma la presenza dei ristoratori di Alba, Langhe e Roero, a cui è stato dedicato un intero momento della giornata. Dopo la degustazione del mattino riservata alla stampa, quest’anno in lingua inglese, il pomeriggio è stato dedicato ai ristoratori, con l’introduzione di un nuovo format, il Round Table del Serralunga Day: solo su prenotazione, una “speed date” del vino, 15 minuti a tavolo con 3 produttori a turno.
I produttori presenti sono stati, in ordine alfabetico: Alessandro Rivetto, Angelo Negro, Bersano, Franco Boasso, Cantina del Nebbiolo, Cascina Adelaide, Diego Rivetti, Domenico Clerico, Enrico Serafino, Ettore Germano, Famiglia Anselma, Fontanafredda, Garesio, Giovanni Rosso, Luigi Baudana, Luigi Vico, Mauro Veglio, Palladino, Pico Maccario, Podere Gagliassi, Principiano Ferdinando, Schiavenza, Tenuta Cucco, Tenuta Rocca, Viberti Osvaldo, Villadoria, Vite Colte.
La giornata è stata introdotta da un ospite speciale ormai affezionato all’evento, il primo Master of Wine italiano e brand ambassador di Vinventions Gabriele Gorelli, che ha anche guidato la degustazione, insieme ad Annette Scarfe, Master of Wine di Singapore, e Justin Knock, Master of Wine Australiano. Al termine di questa, una super giuria composta da Gorelli stesso e 4 rappresentanti di categoria (stampa italiana, stampa estera, Master of Wine e produttori), ciascuno eletto dagli appartenenti al medesimo gruppo, ha assegnato un punteggio all’annata 2021 e ne ha redatto il Ritratto, un commento approfondito che ne rivela le molteplici sfumature e le caratteristiche che la contraddistinguono. Forte anche la presenza delle istituzioni, nelle personalità di Sergio Moscone, sindaco di Serralunga d’Alba. “Siamo soddisfatti del successo della manifestazione, che ha raggiunto la terza edizione a riprova dell’importanza del territorio di Serralunga e dei suoi produttori. La menzione di Serralunga è anche la più rivendicata tra quelle comunali, che iniziano ad essere sempre più riconosciute e apprezzate, in primis dalle cantine e dal mercato. La comunale, infatti, riesce ad esprimere bene, grazie al lavoro di concerto dei produttori, il territorio: la sua potenza, la struttura e la longevità”, afferma il neo presidente Germano.
I cosiddetti “Serralunga writers”, pool selezionato di giornalisti e critici, al termine della degustazione hanno elaborato un manifesto descrittivo dell’annata, intitolato “Barolo Serralunga d’Alba 2021, il ritratto del presente che volge il proprio sguardo al futuro”: “L’annata 2021 celebra un’individualità audace che nasce dalla confluenza tra una struttura importante e uno spirito radioso; dai colori vibranti dell’impressionismo contrastati dalla spigolosità del cubismo. Un’annata che merita di essere contemplata con la sospensione del giudizio, osservandola sia da vicino che da lontano. Infatti, da qualsiasi prospettiva si può considerare un’opera d’arte. La sua proiezione è evoluzione, come l’eco armonioso delle grandi annate del passato contraddistinte dalla generosità del presente. Tra le sue peculiarità, energia, sostanza, eleganza e forza. Densità e rigore abbracciano un racconto lirico volto all’ autostima e fiducia. L’annata 2021 è transizione e offre freschezza, tannini dinamici, struttura e un frutto intenso, nonché longevità. Con audacia e integrità, l’annata guarda al futuro, consapevole del presente e capace di affrontare le sfide contemporanee, prendendosi cura del suo potenziale e del valore del territorio di Serralunga d’Alba.”
Per concludere, le novità sperimentate lo scorso anno in occasione della tradizionale Cena di Gala sono state mantenute: la serata durante la quale è possibile degustare i Barolo del Comune di Serralunga d’Alba dei migliori produttori della menzione ha aperto ancora una volta al pubblico 100 posti, e si è optato nuovamente per una cena a 10 mani: questa ha coinvolto, dall’aperitivo all’ultima portata, 5 ristoratori di Serralunga (Vinoteca Centro Storico, Tota Virginia, Osteria Tre Case, La Rosa dei Vini e, naturalmente, Guido Ristorante). Il ricavato della cena verrà devoluto, come avvenuto lo scorso anno, a un’associazione territoriale che propone un progetto dedicato alle famiglie con bambini malati di cancro che hanno ultimato le terapie e iniziato il loro percorso di recupero, La Collina degli Elfi di Govone.