La trentaduesima edizione della Chianti Classico Collection, la rassegna dedicata al celebre rosso toscano svoltasi anche quest’anno a Firenze presso la Stazione Leopolda, conferma il trend positivo della denominazione con un successo che trova riscontro sia nei numeri che nella qualità dei vini. Cresce ancora la presenza delle aziende partecipanti che arrivano a 218, stabilendo un nuovo record. 790 i vini in degustazione (544 nel tasting tecnico a cui hanno partecipato numerosi giornalisti della stampa specializzata italiana ed estera, più i campioni proposti ai banchetti delle aziende) con etichette delle tre tipologie previste dalla Docg (Chianti Classico, Chianti Classico Riserva e Chianti Classico Gran Selezione) insieme a qualche Igt del territorio e ad alcuni Vin Santo del Chianti Classico Doc. Leitmotiv della manifestazione è la sostenibilità ambientale, sociale e culturale con l’impegno dei produttori a tutelare il territorio con un lavoro che rispetti al massimo sia la natura con i suoi ritmi che il tessuto socioculturale locale.
A sottolinearlo anche la scelta dei materiali di recupero per gli allestimenti dell’evento, che in seguito potranno essere riutilizzati. Per quanto riguarda il Chianti Classico, erano principalmente due le annate in degustazione, la 2023 e la 2022, della quale l’anno scorso avevamo già assaggiato qualcosa. Il 2023, lo sappiamo, è stato un anno particolarmente difficile per i viticoltori nel Chianti, così come per quelli di diverse altre aree vinicole italiane. Le piogge intense di maggio e giugno hanno favorito lo sviluppo della peronospora che ha arrecato danni non indifferenti alle viti. L’altitudine di molti vigneti e la buona ventilazione hanno, però, contribuito ad arginare il problema facendo sì che le conseguenze riguardassero più l’aspetto quantitativo e in maniera minore la qualità. La degustazione dei 54 campioni proposti ci ha fornito impressioni che riteniamo ancora non del tutto chiare e che necessitano di un approfondimento con assaggi di altri vini e di future fasi evolutive. Mediamente registriamo una certa scompostezza in diversi Chianti Classico che appaiono un po’ indietro e non hanno ancora raggiunto gli equilibri che ci aspettiamo in questo momento. Ciò non vuol dire, comunque, che non ci sono vini buoni, infatti emerge chiaramente un dato di fatto, cioè che le aziende più performanti, quelle che alcuni definirebbero “i soliti noti”, ma che in realtà sono semplicemente quelle che ormai da anni lavorano veramente bene, hanno proposto vini interessanti e davvero ben fatti, dimostrando ancora una volta che oggi è fondamentale saper interpretare l’annata, sia in vigna che in cantina.
I 2022 confermano quanto emerso l’anno scorso riguardo al calore dell’annata che si esprime con profili ricchi e maturi, risultando però più approcciabili, probabilmente grazie ad un anno in più che si è rivelato utile per smussare alcune durezze. Anche in questo caso sulla cresta dell’onda troviamo le aziende che conosciamo bene.
Di seguito i nostri migliori assaggi dei Chianti Classico Docg 2023 e 2022.
Note a margine: l’ordine di degustazione segue il criterio alfabetico delle UGA in cui si trova l’azienda (indicate in coda al nome), mentre l’asterisco indica un assaggio da campione da botte.
CHIANTI CLASSICO DOCG 2023
Buondonno (100% Sangiovese) – Castellina
Un frutto rosso ben definito, una nota ematica e un tocco floreale sono i tratti salienti di un bouquet che precede un sorso dotato di buona acidità, discreto equilibrio e tannini ben presenti, ma per nulla astringenti. Fresco e di facile approccio.
Riecine (100% Sangiovese) – Gaiole
E’ fine al naso che ancora si concede poco alla volta, regalando, però, un frutto intenso e nitido. In bocca è dritto, vivo nell’acidità e energico nella progressione, con un gusto dominato dalla frutta rossa e un finale lungo e sapido. Compatta e fine la parte tannica.
Castellinuzza e Piuca* (90% Sangiovese, 10% Canaiolo) – Lamole
Si presenta scuro nelle note di viola, così come nel frutto. L’assaggio rivela una grande freschezza e la luminosità della componente fruttata tipica di Lamole che anima papille gustative e retronaso. Poi una consistente trama tannica anticipa la chiusura minerale.
Istine* (98% Sangiovese, 2% Malvasia Nera) – Radda
Un sottile ed articolato gioco di equilibri è il punto di forza di questo Chianti Classico che non rinuncia all’intensità olfattiva del frutto, pur tenendosi lontano da ogni eccesso, mentre al palato la pronunciata acidità, una struttura ben calibrata e i tannini vellutati lo rendono irresistibile. E’ tanto incisivo quanto carezzevole. Standing ovation
L’Erta di Radda* (90% Sangiovese, 10% Canaiolo) – Radda
E’ elegante e armonico nei profumi di frutta, affiancati da un tocco floreale. Fresco, snello e ricco di energia, si distende con regolarità. Un rosso ben fatto che non vuole essere troppo complicato, ma offrire piacevolezza e facilità di beva.
Castello di Monsanto* (90% Sangiovese, 5% Canaiolo, 5% Colorino) – San Donato in Poggio
Ha un naso intenso e variegato nel quale i profumi di viola e prugna risultano affiancati da cenni di agrume rosso e erbe aromatiche. Segue un sorso dotato di buona struttura, slancio e persistenza, che coniuga molto bene consistenza, pienezza gustativa e energia, risultando completo e mai difficile da bere grazie all’ottimo equilibrio. Una sicurezza. Standing ovation
CHIANTI CLASSICO DOCG 2022
Castello di Verrazzano (100% Sangiovese) – Montefioralle
Si caratterizza per un’ammaliante limpidezza olfattiva che riscontriamo in un frutto maturo al punto giusto, accompagnato da una nota floreale e da sottili sentori di sottobosco. E’ fresco, teso e molto ben calibrato nella struttura, con tannini fitti di grande qualità e un finale molto lungo. Un Chianti Classico nel quale ogni cosa sembra essere al posto giusto. Standing ovation
Monte Bernardi – Sangio’ (100% Sangiovese) – Panzano
Un naso vivace nel quale spiccano sentori di violetta introduce un palato dalla verve dinamica che combina acidità, agilità e lunghezza, con un tannino puntiforme che accarezza il palato. Piacevolmente sapida la chiusura.
Tenuta di Carleone (100% Sangiovese) – Radda
Mostra una deliziosa freschezza che si esprime con profumi di frutta rossa e scura fragrante e ben definita, accompagnati da una nota di agrume rosso. Ben articolato il sorso che non manca di consistenza, ma gioca più sull’energia e sui contrasti con una sferzata acida iniziale che trova subito un tannino fitto e ben presente, lasciando poi spazio ad una lunga scia salina sul finale. Crescerà ancora. Intrigante. Standing ovation
Isole e Olena (90% Sangiovese, 10% Canaiolo) – San Donato in Poggio
E’ fine all’olfatto con sentori di amarena matura, prugna e una tenue speziatura. Fresco e equilibrato, si distende in una progressione ordinata che conduce ad un finale minerale nel quale torna la frutta scura. Compatti e levigati i tannini.
Ormanni (100% Sangiovese) – San Donato in Poggio
Ampio e potente al naso, offre una riuscita combinazione di matericità e consistenza tannica con una vibrante acidità che conferisce slancio ad un palato vigoroso. Molto lungo il finale.
Poggio al Sole (90% Sangiovese, 10% Canaiolo) – San Donato in Poggio
Profuma di frutta rossa sotto spirito, affiancata da un cenno floreale scuro e da una tenue nota di radici. Poi un’evidente acidità, presente dall’inizio alla fine, snellisce un sorso di buona struttura nel quale i tannini appaiono leggermente ispidi per la giovinezza del vino.