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Vino e dintorni

I produttori di Champagne limitano il numero di uve da trasformare in vino per garantire una produzione inferiore a 290 milioni di bottiglie

23 Luglio 2024
Vigneti della Champagne Vigneti della Champagne

I coltivatori e i produttori della Champagne hanno concordato di limitare il numero di uve che possono essere trasformate in vino dalla vendemmia di quest’anno per garantire che l’annata produca meno di 290 milioni di bottiglie, uno dei livelli più bassi registrati in questo secolo.

A deciderlo sono stati i copresidenti del Comité Champagne – David Chatillon, in rappresentanza delle Maison, e Maxime Toubart, a capo dei viticoltori. Il limite delle rese per la vendemmia 2024 sarà di 10.000 kg/ha, con una riduzione di poco più del 12% rispetto alla vendemmia dello scorso anno, quando il limite era stato fissato a 11.400 kg/ha (e quasi il 17% in meno rispetto al 2022, quando era di 12.000 kg/ha).

Poiché la denominazione Champagne copre circa 34.300 ettari e sono necessari circa 1,2 kg di uva per produrre una bottiglia del pregiato vino francese, il limite di quest’anno di 10.000 kg/ha rappresenta poco più di 285,8 milioni di bottiglie, ossia circa 13 milioni di bottiglie in meno rispetto al numero totale di bottiglie spedite nel 2023, che ammonta a 299 milioni.

I 10.000 kg/ha rappresentano la resa “disponibile” o “commercializzabile”, ovvero la quantità massima che può essere vinificata per la vendita da questa vendemmia.

Se la resa naturale dovesse produrre più acini, i coltivatori potrebbero raccoglierli per farne una riserva di vino che potrebbe essere utilizzata per aiutare gli Champenois in caso di carenza di uva in futuro.

La decisione è stata presa valutando diversi elementi, tra cui i livelli attuali di domanda del prodotto, le previsioni di vendita a lungo termine e i livelli di scorte esistenti nella regione, oltre ai mercati.

Oggi la Champagne si trova con livelli di stock piuttosto elevati, con l’equivalente di circa quattro anni di vendite nelle cantine dei produttori in media – quando tre anni sono considerati ideali – mentre le spedizioni sono in calo nella prima metà del 2024 di poco più del 15% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Inoltre, a causa della situazione geopolitica e dei prezzi elevati dello Champagne, sembra improbabile che le vendite in volume del prodotto salgano a livelli significativamente più alti nel prossimo futuro, come quelli visti in un boom post-pandemia, quando le spedizioni hanno raggiunto 326 milioni di bottiglie nel 2022.

Tuttavia, i primi sei mesi del 2023 sono stati un periodo forte per le spedizioni di Champagne, mentre la domanda commerciale è calata notevolmente nella seconda metà dello scorso anno, portando la cifra di fine anno a poco meno di 300 milioni simbolici per la regione.

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