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Vino e dintorni

Alessandro Sarzi Amadè: “Vino? Il sentiment è di inquietudine. Il nostro focus su territorio ed eccellenza”

14 Febbraio 2025
Alessandro Sarzi Amadè Alessandro Sarzi Amadè

È  una delle realtà di riferimento nella distribuzione di grandi vini e distillati in Italia. Sarzi Amadè acquisisce ora nel suo portfolio Castello di Volpaia, un nome storico nel Chianti Classico, in Toscana. “È proprio questa l’azienda su cui puntiamo nel 2025”. A raccontarlo è Alessandro Sarzi Amadè, Ceo dell’azienda, che abbiamo incontrato a Milano. “Denominazioni affermate e aziende storiche sono e saranno le trainanti del nostro catalogo in un anno che si preannuncia ancora complicato”.  

Ne abbiamo approfittato per fare insieme a lui un ragionamento sul mondo del vino, in un panorama non privo di sfide. “Il sentiment è di inquietudine. È un’impressione che coinvolge tutti – ci dice – e nessuno del nostro settore si sottrae”. La preoccupazione è palpabile e l’azienda, che distribuisce in ristoranti, cucine stellate ed enoteche specializzate, si trova a dover razionalizzare dopo un anno che, pur avendo richiesto notevoli sforzi, ha comunque portato a un consolidamento. “Abbiamo chiuso un anno impegnativo e ci ha dato soddisfazione riuscire a mantenere il livello raggiunto. Speriamo in crescite continue, ma dobbiamo essere realisti”.

Il 2024 ha visto un aumento di un euro del prezzo medio delle bottiglie: “Noi siamo intorno alle 600mila bottiglie e abbiamo notato una contrazione delle quantità di etichette vendute rispetto agli anni precedenti. Il vino della quotidianità ha sofferto di più rispetto alla fascia alta”, osserva Sarzi Amadè. “È una situazione che riscontro anche nel primo mese del 2025 dove sono state vendute meno bottiglie. Sicuramente c’è stato consolidarsi della Borgogna anche se il continuo aumento di prezzi ha rallentato le rotazioni dei prodotti senza frenare i consumi. In generale è un consolidamento della tipologia di vino e il Pinot Nero ne è l’esempio”. 

Si parla, dunque, di vini rossi che giocano sull’eleganza, sulla piacevolezza di beva: “È una tendenza che si nota in mercati dove il vino era l’opposto, come Bordeaux. In quest’anno appena passato abbiamo riscontrato una discreta difficoltà con lo Champagne, anche se per noi ha un peso diverso rispetto ad altre referenze. Per l’Italia devo dire che il nostro impegno si è rivolto alle aziende più importanti che non hanno riscontrato cali, in particolare in realtà dove abbiamo puntato tutto”. 

Il Codice della Strada e i giovani

La preoccupazione passa inevitabilmente dal cambiamento delle abitudini di consumo, ma anche dal terrorismo psicologico portato dalla comunicazione del Nuovo Codice della Strada. “Forse, si è parlato anche troppo di questo. È ovvio che guidare l’auto in stato di ebbrezza è come avere una pistola carica ed essere pronti a sparare. Le notizie date hanno certamente influito sul consumo di vino. Ora i clienti di un ristorante si limitano a bere mezzo bicchiere a pasto quando si può consumare di più”.

E ancora, una delle sfide principali riguarda i giovani consumatori. “Il vino è stato mitizzato, elevato a prodotto di élite, quasi riservato a una cerchia ristretta. Questo ha portato molti giovani a distaccarsi da un consumo più informale e quotidiano del vino. È necessario un cambiamento nel modo in cui si comunica , puntando su un messaggio più semplice, immediato, ma senza compromettere la cultura e la qualità di questo prodotto. Dobbiamo rendere il vino più accessibile, senza distruggere ciò che rappresenta”. 

Focus sul territorio

Per fronteggiare le difficoltà del mercato Sarzi Amadè ha deciso di intensificare la presenza sul territorio. “La presenza quotidiana è fondamentale per comunicare il valore dei nostri prodotti. In un contesto economico difficile, è fondamentale che le aziende siano vicine ai propri clienti, offrendo loro un ‘porto sicuro’”. E così Sarzi Amadè intende spingere in particolare su quelle etichette che hanno un appeal reale e che rappresentano una certezza per i consumatori.

Come con Castello di Volpaia, realtà guidata da Federica e Nicolò Mascheroni Stianti con lo sguardo attendo di mamma Giovannella. Azienda che vanta oggi 45 ettari ad oltre 400 metri di altitudine impiegati nella produzione biologica con vini rossi eleganti e longevi che riflettono le caratteristiche uniche del Sangiovese. L’ingresso di questa realtà nel catalogo Sarzi Amadè non è solo un ampliamento dell’offerta, ma un segno di continuità con la tradizione di selezione di eccellenze enologiche che da sempre caratterizza la società.

Federica Mascheroni Stianti, Alessandro Sarzi Amadè e Nicolò Mascheroni Stianti Federica Mascheroni Stianti, Alessandro Sarzi Amadè e Nicolò Mascheroni Stianti