Sicilia Doc Grillo
di Federico Latteri
Alessandro di Camporeale è un’azienda a gestione familiare che affonda le radici in una storia di viticoltura risalente ai primi del Novecento. L’attuale cantina nasce tra la fine degli anni Novanta e l’inizio degli anni Duemila per opera dei fratelli Rososlino, Antonino e Natale Alessandro, oggi affiancati dai figli Anna, Benedetto e Benedetto. L’idea è sin dall’inizio quella di fare vini di alta qualità che siano frutto di una viticoltura attenta e di un’enologia corretta e ragionata.
(I cugini Benedetto, Benedetto e Anna)
La nuova generazione, nonostante abbia già raggiunto importanti risultati, guarda costantemente al futuro per sviluppare nel migliore dei modi ogni aspetto legato all’attività vitivinicola: Anna si occupa del settore enoturistico e della comunicazione, Benedetto è l’enologo che segue l’intera filiera produttiva, dalla vigna alla cantina e l’altro cugino, pure lui Benedetto, segue il marketing.
I vigneti si trovano all’interno del territorio di Camporeale, piccolo centro situato nell’entroterra della provincia di Palermo, nelle contrade Mandranova, Torretta e Macellarotto. Si estendono complessivamente per 40 ettari, coprendo un range di altitudini che va dagli oltre 300 ai 600 metri sul livello del mare. Vengono coltivate in biologico sia varietà autoctone come Catarratto, Grillo e Nero d’Avola che gli alloctoni Sauvignon Blanc e Syrah, vitigni che si sono adattati molto bene a questi luoghi.
Ogni anno vengono prodotte circa 260 mila bottiglie. Varia la gamma di etichette con bianchi e rossi raggruppati in diverse linee, uno spumante Metodo Classico e un vino dolce da uve Syrah vendemmiate tardivamente. Ci è piaciuto molto il Sicilia Doc Grillo Vigna di Mandranova 2021, un bianco completo e versatile davvero ben fatto. Le uve provengono dal territorio collinare dell’omonima contrada, dove troviamo vigneti piantati nel 2009 a 340 metri sul livello del mare su un suolo franco argilloso con media presenza di scheletro. Il sistema di allevamento utilizzato è la spalliera con potatura a guyot, la densità di impianto è di 4 mila ceppi per ettaro, mentre le rese si attestano sui 70 quintali per ettaro.
La vendemmia viene effettuata manualmente con accurata selezione dei grappoli durante la seconda decade di agosto. La vinificazione prevede diraspatura e successivo raffreddamento delle uve che poi vanno incontro ad una pigiatura soffice in assenza di ossigeno. Seguono 15 giorni di fermentazione alcolica in vasche di acciaio inox alla temperatura controllata di 14-15 gradi centigradi. Il vino ottenuto affina in acciaio sulle fecce nobili a 10-12 gradi centigradi per 6 mesi e poi in bottiglia per almeno altri 2 mesi.
Il colore che osserviamo nel calice dopo aver versato il Grillo Vigna di Mandranova 2021 è un giallo paglierino di buona intensità con vivaci riflessi verdolini. Pulito e variegato il bouquet, fatto di profumi di fiori e erbe di campo, sottili sentori agrumati con il pompelmo in evidenza e note di frutta esotica. La perfetta combinazione delle componente floreale con quella fruttata e con la parte agrumata crea un profilo armonico privo di sbavature che risulta particolarmente piacevole. Al palato, dove sono evidenti una buona acidità, una consistenza ben calibrata e una viva sapidità, le sensazioni tattili e gustative si succedono con ordine fino alla chiusura lunga e rinfrescante. Un sorso dinamico che si caratterizza per equilibrio e regolarità. Può essere abbinato a tantissimi piatti della cucina di mare, dagli antipasti ai secondi, oppure a primi leggeri della cucina di terra, soprattutto se a base di verdure o ortaggi.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Alessandro di Camporeale
Contrada Mandranova – Camporeale (Pa)
T. 0924 37038
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