di Federico Latteri
Valdal è un progetto nuovo, importante e ricco di significato, come suggerisce lo stesso nome che indica la Val d’Alpone, area vitivinicola di pregio della provincia di Verona e, nello stesso tempo, fa riferimento al “valore dell’alleanza” tra due famiglie storiche di vignaioli.
L’azienda nasce dall’unione di persone con una storicità nella produzione di spumanti Metodo Classico, i fratelli Matteo e Alessandro Fongaro, eredi di una prestigiosa tradizione familiare e Antonio Fattori, importante produttore di vini della Valpolicella, Soave e Lessini Durello. Fa parte del gruppo anche il giovane viticoltore Daniele Gregoris, nipote di Antonio Fattori.
(Alessandro Fongaro, Daniele Gregoris, Antonio Fattori, Matteo Fongaro)
L’obiettivo è realizzare prodotti che abbiano un perchè, ma siano diversi da tutti gli altri. Spumanti che non devono distinguersi per la consistenza importante, ma per piacevolezza e immediatezza, come spiega Matteo Fongaro: “Non c’è bisogno di fare i fenomeni con vini di grande struttura. Ritengo che dare al cliente qualcosa che non sia banale, ma che si beva con facilità sia un valore aggiunto. Potrebbe sembrare più semplice da fare, ma in realtà è più complicato. Inoltre trovo questo stile molto in linea con il nostro territorio”.
(Val d’Alpone)
Il primo spumante, il Valdal Metodo Classico Extra Brut 2016, è sul mercato da alcuni mesi e in autunno verrà affiancato da un brut affinato 12 mesi sui lieviti che sarà leggermente più aromatico e accattivante all’olfatto. L’ambizione è realizzare in futuro una bottiglia importante che potrebbe essere un pas dosè con diversi mesi di permanenza sui lieviti.
Il Valdal Metodo Classico Extra Brut 2016 è uno spumante davvero buono che ci ha piacevolmente sorpreso. La base è ottenuta da un blend composto per l’80 per cento da Chardonnay proveniente dai vigneti della Val d’Alpone più un 20 per cento di Ribolla Gialla coltivata a Palmanova in Friuli Venezia Giulia. Le uve vengono vinificate in acciaio, dove il vino affina per un breve periodo. La spumantizzazione viene eseguita seguendo le procedure del Metodo Classico con un affinamento in bottiglia sui lieviti di 36 mesi.
L’idea di unire varietà differenti provenienti da due territori ha una motivazione precisa, come racconta Matteo Fongaro: “Abbiamo scelto la Ribolla per esaltare lo Chardonnay e quindi valorizzare il territorio della val d’Alpone. Dona allo spumante un tocco di burrosità che fa percepire in maniera più precisa sia l’acidità dello Chardonnay che la grana delle bollicine”. Nel calice il Valdal Extra Brut si presenta di colore giallo paglierino chiaro con tenui sfumature verdoline. Diffuso, fine e persistente il perlage. E’ elegante e pulito all’olfatto con profumi di frutta a polpa bianca, sottili note agrumate, un tocco floreale e delicatissimi sentori di crosta di pane. Da subito colpisce per il profilo sobrio e armonico.
In bocca è freschissimo, dinamico e dotato di una consistenza molto ben calibrata. Si distende con regolarità e precisione fino alla lunga chiusura, caratterizzata dall’evidente vena acida che accompagna il sorso dall’inizio alla fine. Tutto si traduce in equilibrio e bevibilità, elementi che rendono questo spumante un prodotto vincente in tantissime occasioni. Davvero ben fatto, mostra in modo chiaro uno stile preciso e coerente che testimonia la profonda conoscenza del produttore nel settore della spumantistica. Non vuole impressionare, ma regalare piacevolezza in modo semplice e immediato con eleganza e qualità. E’ ideale per l’aperitivo insieme a stuzzichini di ogni genere, oppure può essere bevuto con piatti a base di molluschi, crostacei, pesce di lago o di mare, risotti, vellutate di verdure, salumi, formaggi e tanto altro.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Valdal
Via Motto Piane, 9 – Roncà (Vr)
T. 346 5029560
matteo.fongaro@valdal.it
www.valdal.it
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