di Federico Latteri
Cantine dell’Angelo si trova a Tufo, in provincia di Avellino, nel cuore di una delle più importanti denominazioni italiane di vini bianchi, la Docg Greco di Tufo.
E’ una zona caratterizzata da un clima mite in estate e rigido in inverno, periodo nel quale non sono rare le precipitazioni nevose. Angelo Muto, erede di una tradizione familiare che si tramanda da tre generazioni, dirige le attività aziendali con infinita passione e un obiettivo preciso: fare vini in grado di trasmettere le caratteristiche del territorio in maniera diretta e completa, senza nulla concedere alle mode del momento o a esigenze di natura commerciale.
(Angelo Muto)
Per questo motivo le pratiche agricole vengono effettuate nel massimo rispetto della natura e le vinificazioni sono estremamente semplici al fine di esaltare le peculiarità della materia prima. Angelo è una persona autentica, sempre sorridente, attenta e generosa e i suoi vini sono proprio come lui. I vigneti, tutti di Greco, si estendono complessivamente per sei ettari su un suolo di natura argilloso-sulfurea.
Ricordiamo che in quest’area si trovano le antiche miniere di zolfo Di Marzo. Sono circa 22 mila le bottiglie prodotte annualmente e due le etichette, entrambe Greco di Tufo Docg, il Miniere e il Torrefavale. Quest’ultimo è un bianco di emblematica tipicità. Le uve provengono da una vigna situata a circa 450 metri sul livello del mare nell’omonima località del Comune di Tufo, vicino all’antico mulino di zolfo.
E’ il posto dove sin dall’inizio del Settecento furono impiantati i primi vigneti di Greco. Si tratta di una piccola parcella di circa un ettaro esposta
a sud ovest con viti di 25 anni di età. I grappoli, selezionati manualmente con grande cura, vanno incontro ad una spremitura soffice. Successivamente, il mosto ottenuto fermenta a bassa temperatura grazie all’attività di lieviti esclusivamente indigeni. Il vino affina in acciaio sulle fecce fini per circa sei mesi.
La quantità di solforosa utilizzata nell’intero processo produttivo è molto bassa. L’annata 2016 da noi degustata si presenta di colore giallo dorato chiaro. Ha un naso intenso e complesso con sentori spiccatamente sulfurei, poi frutta a polpa bianca, erbe di campo e una punta balsamica. Il sorso è pieno, strutturato e provvisto di buona acidità, consistenza gustativa, ma soprattutto di grande sapidità.
Ottima la progressione e notevole la lunghezza. Didascalico, è proprio l’immagine del terroir da cui proviene, schietta mineralità sulfurea. Ha un buon potenziale evolutivo, sarà molto interessante assaggiarlo nel corso dei prossimi anni. Può essere abbinato a piatti elaborati e saporiti della cucina di mare, a formaggi freschi o semistagionati, a carni bianche e, grazie alla sua forza, persino all’agnello.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Cantine dell’Angelo
Via S. Lucia, 34 – Tufo (Av)
T. +39 338 4512965
info@cantinedellangelo.com
www.cantinedellangelo.com
IL VINO IN PILLOLE