di Federico Latteri
Ci troviamo all’estremità occidentale della Sicilia, in provincia di Trapani, all’interno di un territorio nel quale la conformazione collinare e il clima di tipo mediterraneo forniscono praticamente ovunque condizioni favorevoli per la coltivazione della vite.
Assuli nasce con un’importante ambizione: produrre vini di alta qualità da vitigni autoctoni, valorizzando le peculiarità dei luoghi di origine. L’azienda è gestita da Roberto, Nicoletta e Michele Caruso, la terza generazione di una famiglia conosciuta per i successi imprenditoriali nel settore dei marmi, che però ha sempre coltivato una grande passione per la campagna e la vigna.
(Nicoletta, Michele e Roberto Caruso)
In realtà il brand Assuli vede la luce nel 2016, ma l’attività dei Caruso nel settore vitivinicolo ha trascorsi ben più lontani. La superficie vitata si estende per 130 ettari ad altitudini comprese tra 120 e 600 metri sul livello del mare. E’ costituita da appezzamenti distribuiti in cinque diverse aree: Carcitella, dove c’è anche la cantina, nel comune di Mazara del Vallo, ad altitudini comprese tra 120 e 150 metri sul livello del mare; Besi a Castelvetrano, tra 200 e 250 metri; Fontanabianca a Salemi, tra 150 e 250 metri; Segesta, dove c’è una piccola vigna di Grillo a 315 metri di altitudine; Bosco Scorace nel territorio di Buseto Palizzolo a 600 metri sul livello del mare. Vengono coltivate in biologico varietà autoctone come Nero d’Avola, Perricone, Grillo, Lucido, Insolia e Zibibbo, insieme al Syrah, unico vitigno internazionale presente.
Per quanto riguarda la parte enologica, c’è l’importante collaborazione di Lorenzo Landi, stimato professionista che non ha certo bisogno di presentazioni. Le bottiglie prodotte annualmente sono al momento circa 150 mila, ma questo numero è destinato ad aumentare nei prossimi anni. Degustiamo il Sicilia Doc Nero d’Avola Lorlando 2020, un rosso ben riuscito che risulta facile sia da bere che da abbinare.
Le uve provengono da vigneti situati nel territorio di Mazara del Vallo, dove troviamo un terreno di medio impasto ricco di scheletro e ciottoli. Il sistema di allevamento utilizzato è il cordone speronato con densità d’impianto di 5 mila ceppi per ettaro. La vendemmia viene effettuata dalla metà alla fine di settembre, secondo la variabilità delle annate che influisce sulla maturazione delle uve.
La vinificazione prevede diraspapigiatura soffice e fermentazione alcolica alla temperatura di 26 gradi centigradi con 10-15 giorni di macerazione sulle bucce e rimontaggi. Dopo aver svolto la fermentazione malolattica, il vino affina in serbatoi di acciaio inox per 3-4 mesi e poi in bottiglia per un periodo altrettanto lungo. Dopo aver versato Lorlando nel calice, il colore che osserviamo è un rosso rubino carico con riflessi porpora. L’esame olfattivo svela un bouquet dal timbro decisamente fruttato nel quale profumi di prugna matura e piccoli frutti rossi sono affiancati da sottili note speziate e da un lieve tocco floreale.
Il sorso è fresco, di corpo medio-pieno, equilibrato e provvisto di tannini morbidi e garbati. Lungo e leggermente sapido il finale. Si tratta di un Nero d’Avola in grado di regalare notevole piacevolezza grazie una buona combinazione tra intensità aromatica e regolarità nella successione delle sensazioni tattili e gustative. Bevetelo con primi piatti dal gusto ricco come le tagliatelle al ragù, carne arrosto di ogni genere, falsomagro e formaggi semi stagionati.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Assuli
Contrada Carcitella
Mazara del Vallo (Tp)
T. 0923 547267
info@assuli.it
www.assuli.it
IL VINO IN PILLOLE