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Vino della settimana

Vino della settimana – Rosè 2021 di Riofavara

28 Maggio 2022
Massimo_Padova Massimo_Padova

di Federico Latteri

Ci troviamo a Ispica, in provincia di Ragusa, piccolo centro dell’estremo sud est della Sicilia, all’interno di un’area caratterizzata da un clima mediterraneo caldo, che amiamo definire “la culla del Nero d’Avola” perchè, proprio qui, questa varietà riesce ad esprimersi in modo unico, regalandoci vini di grandissima personalità.

Riofavara è senza dubbio una delle cantine che meglio interpreta il territorio nelle sue particolarità e nelle diverse espressioni. Nata nel 1920 come azienda viticola per diventare poi vitivinicola nel 1994, è oggi gestita da Massimo Padova con la collaborazione della sua famiglia.

(Massimo Padova)

I vigneti si estendono complessivamente per 16 ettari, dislocati in diversi siti tra Ispica e Noto: contrada Miucia a 40 metri sul livello del mare, dove troviamo un terreno argilloso fortemente calcareo che dona acidità importanti ai vini; contrada Biduri Cozzo Campana, sempre a 40 metri di altitudine, nella quale il terreno argilloso-calcareo ricco di ciottoli e sabbia determina un carattere fruttato; contrada Buonivini. Oltre al Nero d’Avola, varietà principale della zona, vengono coltivati Moscato Bianco, Moscato Giallo, Grecanico, Insolia, Grillo e vitigni reliquia a bacca bianca come Rucignola, Cutrera e Recunu. Si pratica l’agricoltura naturale-biologica con il massimo rispetto per l’ambiente.

La filiera è certificata da Bioagricert. Le viti vengono trattate solo quando è necessario con l’impiego di prodotti naturali. In campagna si lavora manualmente e le rese sono mantenute a 35-40 ettolitri per ettaro per ottenere grande qualità e far esprimere al massimo il territorio. In cantina le vinificazioni vengono svolte in maniera molto semplice senza l’utilizzo di lieviti selezionati, impiegando le moderne tecnologie in modo ragionato. Molto importante la collaborazione dell’enologo Angelo Di Grazia, giovane professionista che conosce molto bene le caratteristiche dei vari terroir dell’Isola.

Attualmente vengono prodotte circa 30 mila bottiglie l’anno, un numero nettamente inferiore a quello del periodo pre-Covid. Diverse le etichette che compongono la gamma: rossi da Nero d’Avola, bianchi, vini dolci, un rosato e uno spumante Metodo Classico. Degustiamo il Rosè 2021, un vino piacevolissimo che si distingue per la facilità di beva e la naturalezza espressiva.

E’ ottenuto da uve Nero d’Avola provenienti da vigneti impiantati nel 2017 in contrada Miucia nel territorio di Ispica. Qui il terreno è di tipo calcareo argilloso fine. I sistemi di allevamento utilizzati sono la controspalliera a cordone bilaterale e l’alberello siciliano. La densità d’impianto è di 4.500 ceppi per ettaro con una produzione di circa 1, 6 chilogrammi di uva per pianta. La vendemmia viene effettuata manualmente nelle ore più fresche del mattino tra l’ultima settimana di agosto e la prima settimana di settembre.

La vinificazione prevede pigiatura, soffice pressatura con rapida estrazione del mosto fiore e fermentazione a bassa temperatura avviata da un pied de cuve di uve precedentemente raccolte. Il vino ottenuto affina sulle fecce nobili in serbatoi di acciaio inox e poi in bottiglia per almeno 6 mesi. Dopo averlo versato nel calice, osserviamo un colore rosato di buona intensità, tendente all’aranciato. E’ fine e delicato all’olfatto con profumi di frutta rossa fresca, note floreali e un tenue cenno agrumato che ricorda l’arancia.

Al palato risulta agile, ben calibrato nella struttura e nel gusto, sapido e lungo. E’ dotato di grande bevibilità, ma anche di un’ottima presenza aromatica con un frutto ben definito e i sentori che tornano al retronaso in maniera nitida, senza eccessi né sbavature. Davvero buono. Si tratta di un rosato adatto a qualsiasi occasione e molto versatile negli abbinamenti. Bevetelo come aperitivo insieme a tapas di ogni genere, con gli antipasti della cucina di mare, gamberi e cozze in particolare, con i primi leggeri e con tutto quello che più vi piace.

Rubrica a cura di Salvo Giusino

Riofavara
Contrada Favara – Ispica (Rg)
T. 0932 705130
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