di Federico Latteri
Memoria, fatica, ingegno e devozione.
C’è tutto questo alla base della storia dei Produttori di Manduria. Quattrocento famiglie che, con caparbietà e sacrifici, hanno trasformato quello che era un sogno in una bella realtà. E che è legata, a doppia mandata, al Primitivo, vitigno principe della Puglia. La cantina Produttori di Manduria nasce nel 1932, nell’omonima piccola cittadina di appena trentamila abitanti.
Proprio in quest’area, baciata dal sole e dal mare, nasce il Primitivo di Manduria Doc. Coltivate sulla pietra calcarea e circondate da tracce di storia che raccontano millenni, le vigne dei Produttori di Manduria si trovano al centro di questa fascia di terra che lambisce il mar Ionio e che per ragioni climatiche assolutamente favorevoli e uniche, producono il Primitivo, ovvero l’uva a bacca nera che matura prima delle altre (dal latino primativus, ovvero “precoce”).
Alberelli e grappoli che si lasciano accarezzare dalla brezza del mare, riscaldare placidamente dai raggi di un sole potente e persistente, nutrire dalla generosità di una terra ricca di argille e minerali, arricchire dai profumi balsamici della macchia mediterranea che circonda i vigneti. Un terroir unico ed irripetibile, che dona un vino caldo, sontuoso e avvolgente.
Quasi cento anni per i Produttori di Manduria che sono ormai proiettati verso una gestione più responsabile e sostenibile della loro realtà. Nel 2018 Produttori di Manduria è stata tra le prime otto aziende italiane a ottenere la certificazione di Cantina Sostenibile, secondo il nuovo standard internazionale Equalitas. Pertanto, l’azienda ha avviato un percorso di miglioramento continuo nel rispetto di una più ampia definizione degli obiettivi di una Sostenibilità Ambientale (Buone Pratiche Agricole ed Enologiche) riconosciuta a livello internazionale, Economica (verso clienti e fornitori) ed Etica (verso i lavoratori e la comunità locale). Oggi è una realtà che produce 1,5 milioni di bottiglie in 900 ettari di vigneti che attraversano l’intero areale del Primitivo di Manduria Doc. L’enologo è Leonardo Pinto.
Degustiamo il Primitivo di Manduria Doc Lirica 2017, un rosso ben riuscito che associa un’intensità aromatica importante a una bevibilità non comune per la tipologia. E’ ottenuto da uve Primitivo in purezza provenienti da vigneti di 15-25 anni di età allevati ad alberello e a spalliera. La densità d’impianto è compresa tra 4 e 5 mila ceppi per ettaro con rese si attestano intorno ai 90 quintali per ettaro. L’ampia superficie vitata a disposizione rappresenta una risorsa in più perchè permette di avere una grande quantità di uve sulle quali fare un’attenta selezione per ottenere costantemente un prodotto di qualità. La vendemmia ha luogo a inizio settembre. La vinificazione prevede una fermentazione alla temperatura controllata di 22-24 gradi centigradi con circa sette giorni di macerazione sulle bucce. Il vino matura in botti grandi di rovere di Slavonia per almeno 6 mesi.
Nel calice si presenta di colore rosso rubino carico. E’ ricco e complesso all’olfatto con intensi sentori di frutta matura come ciliegia, ribes, prugna e fragola, affiancati da una nota vanigliata, chiodi di garofano e un tocco di tostatura. Il sorso è pieno, potente, ben strutturato, ma anche fresco, disteso e mai troppo largo. I tannini sono delicati e ben integrati, mentre il finale risulta molto lungo, fruttato e leggermente sapido. Si tratta di un vino piacevole e armonico, dotato di un’ottima versatilità negli abbinamenti con il cibo. E’ ottimo con le grigliate di carne rossa, il maiale arrosto, l’agnello e i formaggi stagionati. Provatelo anche con i primi piatti molto ricchi della cucina di terra come le tagliatelle al ragù.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Produttori di Manduria
Via Fabio Massimo, 19 – Manduria (Ta)
T. 099 9735332
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IL VINO IN PILLOLE