di Federico Latteri
Barone G. R. Macrì nasce nel 1991, forte di un’esperienza lunga più di un secolo in diversi settori dell’agricoltura.
La tenuta si trova sul versante ionico della provincia di Reggio Calabria, all’interno del territorio di Gerace, piccolo centro della Locride ricco di storia che conserva il fascino tipico dei borghi medievali con chiese, palazzi d’epoca e i ruderi dell’antico castello. L’azienda oggi svolge un’attività diversificata, producendo, oltre agli ottimi vini, anche olio extravergine di oliva, olive da mensa, agrumi, ortaggi, miele e formaggi con latte di bovini, ovini e caprini allevati in proprio.
Tutto viene fatto secondo una precisa filosofia, come spiega il responsabile aziendale: “Seguendo i metodi di lavorazione tradizionale, facciamo e vendiamo prodotti genuini, derivati al cento per cento dalle nostre coltivazioni biologiche”. Grande attenzione è rivolta anche al settore turistico. E’ stato realizzato un agriturismo con venti posti letto ricavati in un casale del Settecento, sapientemente ristrutturato e un ristorante che propone piatti della tradizione locale basati su antiche ricette tramandate da generazioni. Completa l’offerta una fattoria didattica.
La proprietà si estende per 500 ettari, di cui 11 vitati, ai quali presto si aggiungerà un ampliamento di altri 4 ettari. Nei vigneti, situati tra tra 220 e 250 metri sul livello del mare, vengono coltivate diverse varietà, sia a bacca bianca che a bacca rossa: Mantonico, Greco Nero, Nerello Mascalese, Greco Bianco, Inzolia e Zibibbo. La produzione si aggira intorno alle 25 mila bottiglie l’anno.
Varia la gamma di etichette con un bianco, un rosso e un rosato di pronta beva, vini maturati in legno (Pozzello Bianco e Rosso), due spumanti Metodo Classico (uno da Mantonico e uno rosato da Nerello Mascalese) e un passito. Abbiamo degustato il Pozzello Rosso 2019, un vino ricco e solare ottenuto da Greco Nero, antico vitigno calabrese negli ultimi anni rivalutato da diversi produttori. Le uve provengono da vigneti situati su terrazzamenti a circa 220 metri sul livello del mare con esposizione che va da est a sud ovest. I terreni, tendenzialmente sciolti, sono sabbio-limosi su marna di calcarenite. La vinificazione è tradizionale in rosso, mentre la maturazione viene effettuata in barrique di rovere francese a tostataura leggera.
Versato nel calice, il Pozzello Rosso offre un colore rosso rubino scuro e impenetrabile con riflessi violacei. E’ molto intenso all’olfatto con profumi di confettura di frutta rossa e scura, prugna disidratata, una leggera nota di tostatura e un tocco di spezie dolci. Il timbro, decisamente fruttato, va più sulla maturità e sulle note dolci, mostrando una certa opulenza che però non risulta mai eccessiva, grazie anche all’armonia del bouquet. Al palato è potente, pieno, incisivo, avvolgente e dotato di tannini vellutati e ben presenti. Molto lunga la persistenza. Il gusto ricalca fedelmente quanto percepito al naso. E’ un rosso che esprime un’equilibrata combinazione di matericità e morbidezza. Può essere abbinato a piatti di carne elaborati dal sapore intenso, pietanze piccanti della cucina calabrese e formaggi stagionati.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Barone G.R. Macrì
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