di Federico Latteri
Ci troviamo a Pantelleria, isola di origine vulcanica distante 110 chilometri dalla Sicilia e 65 dalle coste tunisine.
Il vino passito che qui si produce ha una storia millenaria ed è strettamente legato alle tradizioni di questa terra che è un microcosmo nel quale ogni cosa assume una caratterizzazione molto particolare. Salvatore Ferrandes è sicuramente uno dei produttori di riferimento per questa tipologia. Discende da una famiglia di origine spagnola presente sull’isola da oltre 600 anni.
(Salvatore Ferrandes)
Coltiva i suoi due ettari di Zibibbo seguendo i principi dell’agricoltura biologica con passione e grande attenzione per ottenere un prodotto che possa esprimere al meglio il terroir di provenienza. Di solito fa 4-5 mila bottiglie l’anno di una sola etichetta, il Passito di Pantelleria Dop. Rappresenta una di quelle piccole realtà artigianali che oggi contribuiscono in maniera importante alla custodia dei sapori autentici del nostro Paese.
I vigneti si trovano su terreni terrazzati nella parte orientale dell’Isola, nelle contrade Acquedolci, Khallebi e Mueggen. Il sistema di allevamento utilizzato è, naturalmente, l’alberello pantesco, pratica agricola che è stata dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Protagonista della nostra degustazione è un vino unico, il Passito di Pantelleria Dop Decennale 2008, una versione speciale che viene immessa in commercio a 10 anni dalla vendemmia, dopo un lungo periodo di affinamento in acciaio.
Nasce dalla volontà di dimostrare come il prodotto possa evolvere bene nel tempo mantenendo le sue caratteristiche e diventando sempre più interessante. L’alta qualità fornita dal millesimo 2008 è sembrata perfetta per poter realizzare questo prezioso nettare. La vinificazione prevede una lunga fermentazione che si protrae per mesi, durante la quale viene aggiunta al mosto un poco alla volta l’uva passa. Il grado di appassimento (si parla di “uva convenientemente appassita”) e i momenti in cui fare le aggiunte vengono decisi da Salvatore in base alle conoscenze acquisite in anni di esperienza.
La quantità di uva passa è sempre abbondantemente superiore al minimo previsto dal disciplinare. L’affinamento è stato fatto in un serbatoio di acciao inox da 5 ettolitri, dove il vino è rimasto fino al 2018. Il Decennale 2008 si presenta di colore ambrato intenso con una consistenza quasi oleosa. Al naso è potente, opulento e complesso. Uvetta passa, fichi secchi, datteri, marzapane, nocciole e albicocca candita fanno parte di un’incredibile orchestra di profumi.
Ogni volta che si avvicina il calice al naso si percepisce qualcosa di nuovo. Il sorso è pieno, ampio, di notevole impatto gustativo e persistenza quasi infinita. Ottimo l’equilibrio grazie alla freschezza che bilancia molto bene i 180 grammi per litro di zucchero presenti. E’ un vino fortemente territoriale che potremmo definire “essenza pantesca”. Ci sarebbero diversi abbinamenti da suggerire, ma consigliamo di berlo da solo per poter coglierne tutte le varie sfumature così da gustarlo fino all’ultima goccia.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Ferrandes
Via del Fante, 8 – contrada Tracino-Kamma – Pantelleria (Tp)
tel. +39 328 9008813
dsferrandes@gmail.com
www.passitodipantelleriaferrandes.com
IL VINO IN PILLOLE