di Federico Latteri
L’azienda dei coniugi Silvana Raniolo e Giovanni Calcaterra prende il nome dal luogo in cui sorge il suo nucleo principale, contrada Bastonaca, area da sempre considerata tra quelle di maggior pregio nel contesto della Docg Cerasuolo di Vittoria.
Qui, ad un’altitudine di circa 200 metri sul livello del mare, troviamo 15 ettari di vigneti, tutti allevati ad alberello, uliveti e una antico palmento del Settecento. Oltre a varietà locali come Nero d’Avola e Frappato, vengono coltivati gli alloctoni Grenache e Tannat. I lavori in vigna vengono eseguiti manuamente secondo i principi dell’agricoltura biologica con grande rispetto per la natura. Non viene utilizzato alcun tipo di irrigazione per far sì che negli acini si concentrino al massimo gli aromi peculiari del territorio.
(Silvana Raniolo e Giovanni Calcaterra)
Nel 2016 è iniziato il progetto “Alberelli di Sicilia” che ha visto l’acquisizione di piccoli appezzamenti con viti ad alberello in altri territori dell’Isola in grado di esprimere forti tipicità con vini autentici. Così sono entrati a far parte della proprietà tre ettari di Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e Carricante in contrada Piano dei Daini a Solicchiata, sul versante nord dell’Etna. Inoltre, recentemente, è stato acquistato un piccolo vigneto molto vecchio di Zibibbo a Pantelleria in contrada Mueggen. Oggi, quindi, la gamma di Tenuta Bastonaca è composta da vini che sono frutto di siti diversi: nella zona di Vittoria vengono fatti alcuni rossi (tra cui un Cerasuolo di Vittoria Docg Classico) e un bianco, poi ci sono due Etna Doc (Bianco e Rosso) e infine un bianco secco da Pantelleria. Complessivamente sono circa 60 mila le bottiglie prodotte ogni anno.
Ci è piaciuto molto il Pantelleria Dop Bianco 2021, un vino che porta con sé la ricchezza aromatica e il carattere mediterraneo dei luoghi di provenienza. E’ fatto con uve Zibibbo (Moscato d’Alessandria) cento per cento provenienti da vigneti di 90 anni di età allevati ad alberello pantesco strisciante, che si estendono per un ettaro in contrada Mueggen sull’isola di Pantelleria. Ci troviamo a 230 metri di altitudine su un terreno di natura vulcanica, sabbioso e ricco di pomice. La densità d’impianto è di 3 mila ceppi per ettaro con rese di circa 40 quintali per ettaro. La vendemmia viene effettuata a mano con l’utilizzo di piccole cassette intorno alla metà di agosto. La vinificazione prevede fermentazione a temperatura controllata in serbatoi di acciaio inox, dove il vino poi affina per 6 mesi. Prima dell’immissione sul mercato è previsto un periodo di permanenza in bottiglia della durata di almeno 2 mesi.
Nel calice il Pantelleria Bianco 2021 si presenta di colore giallo paglierino carico con tenui riflessi dorati. Ha un naso ampio e molto intenso nel quale profumi di petali di rosa e gelsomino sono affiancati da agrumi canditi e da un sottofondo di frutta a polpa gialla matura. Successivamente comincia ad emergere una nota leggermente sfumata di erbe aromatiche che ricorda l’alloro. E’ un profilo ricco e solare che non manca di pulizia e armonia. In bocca si distingue per la pienezza del gusto e la persistenza, risultando anche fresco e disteso. Le note floreali dominano la percezione retronasale. Ben calibrata la struttura e leggermente sapido il finale. Si tratta di un bianco nel quale la carica aromatica importante viene espressa insieme a tante altre componenti, risultando molto caratterizzante, ma mai pesante. Può essere abbinato a tantissimi piatti, ma noi vi consigliamo di berlo con quelli tipici della tradizione siciliana come le sarde a beccafico, la pasta al pesto pantesco, oppure la caponata di melanzane, solo per citare alcuni esempi.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Tenuta Bastonaca
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