NOSTRA ANTEPRIMA
di Federico Latteri
Palmento Costanzo si trova sul versante settentrionale dell’Etna, a Passopisciaro, frazione di Castiglione di Sicilia in provincia di Catania.
Nasce per volontà di Mimmo e Valeria Costanzo che qui hanno iniziato una nuova avventura puntando su un progetto molto ben pensato e realizzato in maniera magistrale. Il nucleo dell’azienda è la cantina di Contrada Santo Spirito, ricavata da un palmento del diciannovesimo Secolo, dove le antiche strutture, perfettamente recuperate, sono affiancate da macchinari moderni che permettono di vinificare al meglio.
(Valeria e Mimmo Costanzo)
Presente e passato qui si fondono per dare funzionalità, mantenendo il fascino della Storia. I vigneti si estendono intorno a questo fabbricato per circa 10 ettari ad un’altitudine compresa tra 650 e 780 metri sul livello del mare. Una buona parte delle viti è a piede franco, ha un’età compresa tra 80 e oltre 100 anni e viene coltivata ad alberello sostenuto dal classico palo di castagno.
(Palmento Costanzo e i suoi vigneti visti dall'alto)
Completano la proprietà due vecchie vigne molto piccole situate in contrada Feudo di Mezzo e nella sua parte più alta denominata Porcaria. Annualmente vengono prodotte circa 90 mila bottiglie. Preziosa la collaborazione di Nicola Centonze, enologo di grande esperienza.
(L'interno della cantina)
Degustiamo in anteprima l’Etna Rosso Doc Contrada Santo Spirito 2015, etichetta di prossima uscita che va a collocarsi al vertice della gamma. Le uve, Nerello Mascalese più un piccolissimo saldo di Nerello Cappuccio, sono frutto di un’attenta selezione dei grappoli provenienti dalle viti più vecchie dei terrazzamenti più alti con la migliore esposizione.
La vendemmia viene effettuata manualmente intorno alla seconda decade di ottobre. La fermentazione si svolge in tini tronco conici di rovere francese da 50 ettolitri con una macerazione sulle bucce di circa 15 giorni. Il vino matura per 24 mesi in botti da 20 ettolitril a forma di uovo, nelle quali il batonnage si attiva grazie ai naturali moti convettivi, senza bisogno di interventi dall’esterno.
(Le botti a forma di uovo)
Prima dell’uscita in commercio è previsto un affinamento in bottiglia di circa un anno. Si tratta di un prodotto molto curato in cui nulla è stato lasciato al caso. Lo si intuisce subito, a partire dall’etichetta che presenta uno strato di polvere lavica applicata con un collante speciale, cosa che esprime in maniera molto forte il legame con il territorio del Vulcano.
Versato nel calice, offre un colore rosso rubino leggermente scarico con riflessi granato. E’ elegante all’olfatto con profumi di ciliegia, amarena, richiami lavici e fini note speziate. Ha ancora un profilo un po’ austero che dimostra sia la sua giovinezza che le importanti potenzialità evolutive. Al palato è fresco, intenso e dotato di ottima progressione, tannini fitti e vellutati e lungo finale. Un rosso importante che mostra già un buon equilibrio e che crescerà negli anni. Può essere abbinato a numerosi piatti a base di carne come arrosti o preparazioni che prevedono cotture in forno, oppure a formaggi stagionati. Da provare con la selvaggina.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Palmento Costanzo
contrada Santo Spirito – Passopisciaro, Castiglione di Sicilia (Ct)
t. +39 0942 983239
info@palmentocostanzo.com
www.palmentocostanzo.com
IL VINO IN PILLOLE