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Vino della settimana

Vino della settimana. Bianco di Sei 2018 di Palmento Costanzo

26 Dicembre 2020
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Etna Doc Bianco

di Federico Latteri

Palmento Costanzo nasce nel 2010, anno di inizio del progetto di recupero di un antico palmento situato in contrada Santo Spirito a Passopisciaro, sul versante nord dell’Etna. E’ stato fatto un restauro conservativo delle strutture originarie alle quali sono state affiancate attrezzature moderne per la vinificazione e l’affinamento. Il risultato è una perfetta fusione di presente e passato che permette di ottenere grandi risultati in termini di qualità, mantenendo intatto il fascino della Storia.

Accanto al palmento sono state costruite altre strutture che ospitano la cantina moderna, creata per ampliare la produzione, la sala degustazione con vista sui vigneti e altri ambienti dedicati alle varie attività. Tutto si integra perfettamente con il paesaggio circostante ed è stato realizzato secondo i principi della bioarchitettura. Presto ci saranno anche dei piccoli fabbricati sparsi per il vigneto con camere per la ricettività turistica.

(Valeria Agosta Costanzo)

L’azienda è oggi guidata con passione e dedizione da Valeria Agosta Costanzo e dalla figlia Serena. I vigneti si estendono complessivamente per 18 ettari. Oltre a Contrada Santo Spirito, dove si trova il nucleo principale della proprietà con la porzione vitata più estesa, ci sono appezzamenti anche in contrada Feudo di Mezzo, sempre a Passopisciaro e in contrada Cavaliere a Santa Maria di Licodia, sul versante sud ovest del Vulcano.

Sono circa 90 mila le bottiglie prodotte annualmente. La gamma di etichette è varia con rossi, bianchi e un rosato, tutti Etna Doc. Ricordiamo il prestigioso Etna Doc Rosso Prefillossera e i tre Etna Doc Rosso ottenuti dalle diverse particelle di Contrada Santo Spirito. Molto buono anche l’Etna Doc Bianco Bianco di Sei 2018 da noi degustato, un vino tipico che si distingue per il suo profilo elegante, snello e dinamico.

E’ fatto con uve Carricante per il 90 per cento più un 10 per cento di Catarratto, tutte provenienti da vigneti di Contrada Santo Spirito con esposizione nord. Le viti, alcune delle quali raggiungono 100 anni di età, si trovano su un suolo di natura vulcanica con sabbie nere e brune, sassi e rocce effusive. Il sistema di allevamento utilizzato è il tipico alberello etneo sostenuto dal palo di castagno, la densità d’impianto è di circa 8 mila ceppi per ettaro e le rese si attestano sui 50 quintali per ettaro. La vendemmia viene effettuata manualmente a fine settembre. La vinificazione prevede pressatura soffice e fermentazione in serbatoi di acciaio inox con lieviti indigeni selezionati. Il vino affina in acciaio sur lie per 10 mesi e poi in bottiglia per altri 8 mesi.

All’esame visivo si presenta limpido, di colore giallo paglierino intenso. E’ fine all’olfatto con profumi di fiori bianchi, agrumi come limone e cedro, un tocco di mandorla fresca e una nota di pietra focaia. Al palato riscontriamo viva acidità, struttura ben calibrata, equilibrio e un’evidente sapidità che accompagna il sorso fino alla lunga chiusura. Freschezza e mineralità conferiscono slancio a favore di una piacevole bevibilità. E’ un bianco che racchiude in sé sia il vulcano che la montagna. Evolverà ancora per qualche anno. Bevetelo con antipasti e primi piatti a base di molluschi e crostacei, oppure con un rombo al forno o una spigola all’acqua pazza.

Rubrica a cura di Salvo Giusino

Palmento Costanzo
Contrada Santo Spirito – Passopisciaro
Castiglione di Sicilia (Ct)
T. 0942 983239
info@palmentocostanzo.com
www.palmentocostanzo.com

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