Donnadicoppe si trova a Gibellina, piccolo centro della provincia di Trapani situato nella Valle del Belice, completamente distrutto dal terremoto del 1968, ricostruito in un sito non lontano da quello originario ed oggi diventato un museo a cielo aperto grazie all’opera di diversi artisti. Nata nel 1974 per volontà di Vincenzo Ienna, la cantina va incontro ad una svolta all’inizio degli anni ’80, quando il figlio Sergio, stimato enologo, insieme alla sorella Gera dà vita ad un nuovo corso con la creazione del brand Donnadicoppe. L’obiettivo è quello di produrre vini nel rispetto del territorio e delle sue tradizioni con uno sguardo verso il futuro, facendo leva su una sensibilità moderna che si rivolge ad un gusto evoluto e ai mercati.
I vigneti si estendono per 25 ettari nella zona collinare che circonda Gibellina, un’area fortemente vocata per la coltivazione della vite grazie alle sue particolari condizioni pedoclimatiche. In essi troviamo vitigni siciliani come Grillo, Catarratto, Grecanico, Insolia, Nero d’Avola, Perricone, Nerello Mascalese e Frappato, accanto agli internazionali Chardonnay, Merlot, Cabernet e Syrah. Oggi, dopo la prematura scomparsa di Sergio, alla guida dell’azienda ci sono Gera Ienna e la cognata Giulia Mastrantonio. Preziosa la collaborazione dell’enologo Salvatore Zichichi, che ha sposato in pieno la filosofia aziendale, dando continuità al progetto e alle idee di Sergio. La produzione annua si aggira intorno alle 100 mila bottiglie. Articolata la gamma dei vini con svariate etichette raggruppate in diverse linee che vanno incontro alle esigenze di una fascia di consumatori decisamente ampia. Inoltre, Donnadicoppe è molto conosciuta ed apprezzata per le sue birre artigianali.
Abbiamo degustato il Sicilia Doc Nero d’Avola Picciotto 2022, un vino spontaneo che colpisce per la fragranza del suo corredo aromatico e la facilità di beva, risultando adatto ad ogni occasione. E’ ottenuto da uve Nero d’Avola cento per cento provenienti da vigneti posti ad altitudini comprese tra 400 e 500 metri sul livello del mare. Il sistema di allevamento utilizzato è il cordone speronato con densità d’impianto di 5 – 6 mila ceppi per ettaro. Le rese non superano i 90 quintali per ettaro. La vinificazione prevede il sistema tradizionale in rosso per l’80 per cento della massa, mentre il rimanente 20 per cento viene sottoposto a macerazione carbonica, tecnica che permette di mantenere maggiore vivacità nei profumi e nel gusto. L’affinamento è effettuato in serbatoi di acciaio inox e successivamente in bottiglia per qualche mese.
Nel calice il Nero d’Avola Picciotto 2022 si presenta di colore rosso rubino carico, tendente al porpora sull’unghia. Ha un naso di buona intensità, nel quale sentori di frutta matura come amarena, ciliegia e prugna sono accompagnati da un leggero tocco speziato. Appare subito chiaro il carattere giovanile, fresco e immediato di questo rosso. Al palato è ben bilanciato tra la viva acidità e una certa morbidezza, con un gusto spiccatamente fruttato e tannini garbati e levigati che si percepiscono quel tanto che basta. Buona la persistenza. E’ un vino fatto per regalare piacevolezza senza essere complicato. Si presta a numerosi abbinamenti, mostrando una versatilità che gioca anche sulla possibilità di essere servito ad una temperatura più bassa rispetto a quella comunemente utilizzata per i vini rossi. Bevetelo con i primi piatti della cucina di terra, soprattutto quelli con condimenti a base di salsa di pomodoro, le zuppe di pesce e le carni bianche. Da provare anche con i formaggi semistagionati.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Donnadicoppe
Contrada Salinella – Gibellina (Tp)
T. 0924 69286
info@donnadicoppe.it
www.donnadicoppe.it