Ci troviamo a Castagnole Monferrato, piccolo comune dell’Astigiano che vede la famiglia Ferraris coltivare la vite da quattro generazioni. Una storia che ha inizio nel 1921, quando la bisnonna dell’attuale titolare, Luca Ferraris, acquista a Castagnole una casa che diventerà la sede della prima cantina. Due anni dopo, nonno Martino compra il “Casot”, una proprietà dove oggi si trova uno dei vigneti più importanti. Per decenni le uve vengono conferite alla cooperativa del paese e fare vino viene visto più come una passione che come un lavoro. Nel 1999 la svolta che dà il via all’attuale corso di Ferraris Agricola: Luca Ferraris, ultimati gli studi in Agraria, torna al suo paese d’origine, ristruttura l’azienda di famiglia e inizia a lavorare nel segno del Ruchè, varietà su cui punta tutto. Da questo momento la gestione dei vigneti e della filiera produttiva viene impostata rigorosamente su criteri rivolti alla realizzazione di un prodotto di grande qualità. Nel 2009 viene ultimata la nuova cantina, un edificio di 1.000 metri quadrati su tre piani nei quali trovano spazio la sezione dedicata alla vinificazione con macchinari all’avanguardia, i locali destinati all’affinamento e la sala degustazione. Nel 2016 Luca acquisisce la “Vigna del Parroco”, una parcella con vecchie viti di Ruchè impiantata negli anni ’60 dall’allora parroco del paese Don Giacomo Cauda, l’autore del recupero di questo vitigno unico che si distingue soprattutto per il quadro aromatico, dominato da un’ammaliante componente floreale. E’ un vigneto simbolo, l’unico cru del Ruchè di Castagnole Monferrato riconosciuto dal Ministero dell’Agricoltura.
Oggi Ferraris Agricola possiede complessivamente 35 ettari di vigneti, divisi in vari appezzamenti: al nucleo originario, 25 ettari tra i comuni di Castagnole Monferrato, Grana, Montemagno e Scurzolengo, si sono aggiunti i 2 ettari della Vigna del Parroco, la tenuta Ca’ Mongross con 6 ettari di Barbera a Montegrosso d’Asti e 2 ettari di Pinot Nero e Chardonnay per l’Alta Langa a Monastero Bormida. Ogni anno vengono prodotte circa 200 mila bottiglie. Varia la gamma di etichette con diversi Ruchè di Castagnole Monferrato Docg, le Barbera d’Asti Docg, spumanti e vini bianchi. Abbiamo degustato l’ultima annata, la 2023, del Ruchè di Castagnole Monferrato Docg Vigna del Parroco, rosso iconico di questa azienda che rappresenta anche un vero e proprio simbolo per tutta la denominazione. Le uve provengono dallo storico vigneto impiantato da Don Giacomo Cauda nel 1964, una piccola parcella con viti allevate a guyot singolo su terreno misto (calcareo, argilloso e marnoso). Le rese si attestano sugli 80 quintali per ettaro. La vinificazione prevede 10-15 giorni di fermentazione alcolica a temperatura controllata in rotofermentatori. La malolattica viene svolta per l’80 per cento in acciaio e per il 20 per cento in tonneau, dove successivamente questa quota minoritaria di vino resta a maturare per 6 mesi.
Il colore che osserviamo nel calice dopo aver versato il Ruchè Vigna del Parroco 2023 è un rosso rubino scuro con tenui riflessi porpora. Molto intenso e complesso il naso, nel quale sono evidenti note floreali di rosa e, leggermente più in secondo piano, di violetta, poi sentori di frutti rossi maturi come fragola di bosco, lampone e marasca e infine una variegata speziatura. Si tratta di una ricchezza di profumi non comune con la parte floreale che appare maggiormente pronunciata, ma, comunque, in armonia con frutto e spezia. Al palato riscontriamo viva freschezza, pienezza di gusto, una struttura ben calibrata e notevole persistenza per un sorso che fa leva più sulla carica aromatica che sul volume. Emergono preponderanti al retronaso i petali di rosa, mentre i tannini, seppur compatti, si mostrano sempre delicati a favore di una beva piacevole e per nulla difficile. Un vino di grande personalità che non deluderà sicuramente chi desidera bere qualcosa di veramente originale. Può essere abbinato a molti primi piatti ricchi, soprattutto quelli della tradizione piemontese, a preparazioni a base di carne come la battuta di fassona o il roast beef, a selvaggina e a formaggi semistagionati. Inoltre, questo Ruchè si presta, a nostro parere, a sperimentazioni di nuovi accostamenti che potrete fare seguendo i vostri gusti e la vostra fantasia.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Ferraris Agricola
Sp 14 località Rivi, 7
Castagnole Monferrato (At)
T. 0141 292202
wine@vignadelparroco.com
www.ferrarisagricola.com
www.vignadelparroco.com