Paololeo si trova a San Donaci, comune della provincia di Brindisi con poco più di 6 mila abitanti e una grande tradizione vitivinicola. La storia della cantina inizia con Paolo Leo, uomo energico e determinato che già a 20 anni lavorava nell’azienda del padre, prima appartenuta al nonno e al bisnonno. Inizialmente, seguendo le usanze del posto, Paolo era impegnato nella produzione e nella commercializzazione del vino sfuso. Ben presto, però, arrivarono nuovi stimoli grazie ad una visita al Vinitaly nel 1999 che indicò il percorso da seguire: andare sul mercato con le bottiglie del proprio vino. Nello stesso anno nasceva il Fiore di Vigna, rosso da Primitivo che rappresenta il primo prodotto imbottigliato da Paololeo.
Nel 2001 c’è la partecipazione al Vinitaly, dove Paolo, insieme alla moglie Roberta, sempre accanto a lui nel progetto vitivinicolo, presenta Orfeo, etichetta che diventerà subito il simbolo della Paololeo. Oggi in azienda ci sono anche i loro quattro figli: Nicola, enologo che iniza a collaborare nel 2009, Stefano che si occupa dell’Export e i gemelli Alessandro e Francesco, responsabili rispettivamente del marketing e del mercato italiano. Il nucleo principale della proprietà si trova nel cuore della zona di coltivazione del Negroamaro, a San Donaci, dove ci sono una cantina con attrezzature all’avanguardia e una bottaia con un migliaio di barrique, vigneti che si estendono per più di 70 ettari e un’antica masseria del Cinquecento. Nel 2022 è stata completata un’altra cantina a Monteparano, all’interno dell’area della Doc primitivo di Manduria. Qui il lavoro si basa su lunghi rapporti di fiducia con piccoli vitocoltori che vengono seguiti dall’agronomo dell’azienda. La produzione complessiva annua supera ampiamente i 3 milioni e mezzo di bottiglie, vendute per il 60 per cento al”estero. Ampia la gamma di etichette con vini che esprimono le caratteristiche del territorio attraverso i vari vitigni autoctoni.
Degustiamo il Rosamora 2022, un rosato che combina ricchezza aromatica e grande bevibilità, risultando perfetto per la stagione estiva appena cominciata. E’ fatto con Malvasia Nera cento per cento proveniente da vigneti situati su terreni argillosi nel Salento, fra le province di Brindisi e Lecce. Il sistema di allevamento utilizzato è il cordone speronato con densità d’impianto di 4.500 ceppi per ettaro. Le rese si aggirano intorno ai 2 chilogrammi per pianta. Le uve, raccolte durante le prime ore del mattino, vengono raffreddate fino a 0 gradi centigradi e poi lasciate nella pressa soffice per circa 4 ore al fine di consentire l’estrazione di colore e sostanze aromatiche dalle bucce. La fermentazione alcolica si svolge in serbatoi di acciaio inox a bassa temperatura per 10 giorni. Il vino ottenuto affina 3 mesi in acciaio.
Il colore che osserviamo nel calice dopo aver versato il Rosanora è un bel rosa cerasuolo di media intensità. L’esame olfattivo svela un profilo accattivante nel quale le note floreali di rosa canina e gelsomino si mischiano a sentori fruttati che presentano sia i toni gialli dell’albicocca che quelli rossi della fragola e del ribes. Completa il bouquet un leggero tocco di erbe aromatiche. Il sorso, fresco e dinamico, è dominato dal gusto della frutta, arricchito dalla componente floreale che torna preponderante al retronaso. Agile la progressione che conduce ad un finale lungo e un po’ sapido. Non solo piacevolezza immediata, ma anche grande versatilità per questo vino che si presta ad un gran numero di abbinamenti. Bevetelo con antipasti e primi piatti a base di frutti di mare, crostacei, fritture di pesce, sushi, sashimi, come aperitivo insieme a stuzzichini di vario genere e con tutto quello che più vi piace.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Cantine Paololeo
Via Tuturano, 21 – San Donaci (Br)
T. 0831 635073
info@paololeo.it
www.paololeo.it