di Federico Latteri
Tiare è l’azienda di Roberto Snidarcig, vignaiolo friulano con le idee molto chiare: fare vini di alta qualità che possano esprimere al meglio le caratteristiche del terroir.
Per ottenere tutto questo nessun dettaglio viene trascurato, sia in vigna che in cantina. La superficie vitata si estende per circa 11 ettari principalmente intorno alla cantina a Dolegna del Collio e in altre zone limitrofe, sempre all’interno della Doc Collio e in minima parte nella Doc Isonzo, dove si trovano varietà a bacca rossa.
(Alessandro Snidarcig, Giovanni Bigot e Roberto Snidarcig)
Nella tenuta sono presenti due tipi di suoli, quello di collina, composto da strati alternati di marne e arenarie e quello di bassa collina, più profondo e con una granulometria più fine. Il clima, caratterizzato da notevoli escursioni termiche, ha un ruolo fondamentale nel creare le condizioni favorevoli per l’ottenimento di prodotti unici.
Vengono coltivati vitigni autoctoni e internazionali: Sauvignon, Malvasia, Pinot Grigio, Ribolla Gialla, Friulano, Chardonnay, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Pinot Nero. Si pratica un’agricoltura integrata a basso impatto ambientale. Roberto Snidarcig che è anche l’enologo dell’azienda è coadiuvato nel lavoro dall’agronomo Giovanni Bigot.
(Giovanni Bigot, Roberto e Alessandro Snidarcig)
Annualmente vengono prodotte 90 mila bottiglie. La gamma di etichette è composta da diverse referenze, nove bianchi quasi tutti monovitigno e tre rossi. Abbiamo degustato il Collio Dop Sauvignon 2017, un vino molto ben fatto che ha già ricevuto numerosi consensi da parte delle stampa specializzata e premi in concorsi enologici. Le uve provengono da vigneti allevati a guyot e vengono vendemmiate manualmente durante la prima e la seconda decade di settembre. La vinificazione prevede una pressatura soffice, la criomacerazione e la fermentazione in vasche di acciaio inox. Successivamente, il 20 per cento della massa svolge la malolattica.
Il vino si presenta di colore giallo paglierino con evidenti riflessi verdolini. Al naso è elegante e variegato con profumi di salvia, fiori di sambuco e una nota di frutta esotica in sottofondo. Segue un sorso fresco, pieno, ben articolato e lungo. Dà subito un’idea di completezza grazie all’ottima armonia, alla bevibilità e alla persistenza aromatica. Giovane, evolverà ancora per diversi anni. Può essere abbinato a molti piatti della cucina di mare, soprattutto molluschi e crostacei, ma anche a formaggi freschi di capra o preparazioni a base di verdure dal gusto delicato.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Tiare
Località Sant’Elena 3/A – Dolegna del Collio (Go)
t. +39 0481 62491
info@tiaredoc.com
www.tiaredoc.com
IL VINO IN PILLOLE