di Federico Latteri
Cantine del Notaio è una delle realtà più conosciute del territorio del Vulture, area vinicola della Basilicata che rappresenta una delle zone di pregio per la coltivazione dell’Aglianico.
Qui si producono rossi complessi, strutturati, longevi e dotati di quel carattere unico che solo i terreni di origine vulcanica riescono a dare. Il titolare, Gerardo Giuratrabochetti, inizia questo progetto imprenditoriale nel 1998, fondando l’azienda con l’obiettivo di valorizzare l’Aglianico del Vulture.
Oggi gli ettari vitati sono circa 40, divisi in otto vigneti situati in diversi comuni, Atella, Barile, Ginestra, Maschito, Ripacandida e Rionero in Vulture. Splendide le cantine ricavate nelle grotte scavate nel tufo vulcanico del sottosuolo di Rionero, risalenti al Seicento e utilizzate in passato dai Padri Minori Francescani. Costituiscono un ambiente suggestivo da visitare, ma anche funzionale poiché presentano naturalmente condizioni ottimali di temperatura, umidità e ventilazione, molto importanti per l’affinamento del vino.
Completa la proprietà la nuova cantina di vinificazione di Serra del Granato a Ripacandida. Le bottiglie prodotte annualmente sono 450 mila, divise tra le varie etichette che compongono una gamma con numerose referenze. L’Aglianico viene declinato in tantissime tipologie: spumanti, rosè, un rosso frizzante, vini bianchi in blend con altre varietà e, naturalmente, diversi vini rossi. Interessanti anche i bianchi a base di Moscato e Malvasia.
Ci è piaciuto molto l’Aglianico del Vulture Doc Il Sigillo, un rosso particolare che è un’interpretazione moderna di un vino che in passato si faceva in questa zona. Viene ottenuto da uve in surmaturazione o addirittura appassite vendemmiate tra l’ultima decade di novembre e la prima settimana di dicembre. La vinificazione prevede una macerazione sulle bucce di circa 30 giorni.
La maturazione ha una durata di almeno 24 mesi e si svolge all’interno delle grotte naturali di tufo vulcanico in carati o tonneau di rovere francese. Segue un periodo di affinamento in bottiglia di un anno. Nel calice il 2012 si presenta di colore rosso rubino scuro tendente al granato, quasi impenetrabile. Ampio e intenso al naso, offre profumi di confettura di piccoli frutti, cioccolato fondente, un cenno di cuoio e lievi note speziate.
Il sorso è pieno, avvolgente, morbido, strutturato e persistente. Notevole l’impatto gustativo e ottimo l’equilibrio con una nota dolce, dovuta al lieve residuo zuccherino presente, bilanciata dalle altre componenti. Ben smussati i tannini. Si tratta di un vino importante dotato di potenza e ricchezza di frutto che può essere abbinato a piatti dal gusto intenso a base di carne, a formaggi a lunga stagionatura come il caciocavallo podolico lucano e persino ad alcuni dolci con cioccolato.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Cantine del Notaio
Via Roma, 159 – Rionero in Vulture (Pz)
t. +39 0972 723689
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www.cantinedelnotaio.it
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