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Vino della settimana

Fiano di Avellino Docg Arianiè 2021 di Laura de Vito

13 Luglio 2024
L’etichetta di Arianiè 2021 L’etichetta di Arianiè 2021

Ci troviamo a Lapio, piccolo comune irpino che rappresenta uno dei posti di maggior pregio per la produzione di Fiano di Avellino. Secondo alcuni il suo nome deriverebbe proprio da questo vitigno, già noto agli antichi romani come Vitis Apiana. Qui nel 2018 nasce l’azienda di Laura De Vito, una cantina di stampo artigianale concepita secondo una precisa filosofia: produrre Fiano di Avellino da differenti parcelle per esaltare al massimo le caratteristiche di ogni zona. I vigneti, 12 ettari in tutto con un’età di circa 30 anni, sono distribuiti in 3 contrade: Arianiello, Verzare e Saudoni. Le lavorazioni in campagna vengono effettuate seguendo i principi dell’agricoltura biologica e presto arriverà la certificazione (è in corso il secondo anno di conversione). Fondamentale la collaborazione dell’enologo Vincenzo Mercurio, professionista di grande esperienza che conosce molto bene il territorio nei suoi molteplici aspetti. Complessivamente vengono prodotte 30 mila bottiglie l’anno. La gamma di etichette è composta da 3 cru di Fiano di Avellino, denominati secondo le contrade di provenienza Arianiè, Verzare e Li Sauruni, ai quali si affianca un quarto Fiano di Avellino, Elle, ottenuto dall’assemblaggio delle tre vigne.

Ci è piaciuto molto il Fiano di Avellino Arianiè 2021, un bianco imbottigliato in tiratura limitatissima che rappresenta l’interpretazione di una piccola porzione di territorio. E’ fatto con Fiano in purezza proveniente da viti che crescono ad altitudini comprese tra 450 e 550 metri sul livello del mare in contrada Arianiello a Lapio. Le rese del vigneto si attestano intorno ai 70 quintali di uva per ettaro. La vendemmia viene eseguita manualmente a partire dalla seconda settimana di ottobre, periodo in cui si è sicuri di aver raggiunto una maturità ottimale. In cantina si inizia il processo di vinificazione con una pigiatura soffice, seguita da fermentazione a temperatura controllata in serbatoi di acciaio inox. Il vino ottenuto affina per 9 mesi sulle fecce nobili e poi in bottiglia per almeno altri 20 mesi prima di essere messo in vendita.

Versato nel calice, il Fiano di Avellino Arianiè si fa subito apprezzare per il suo bel colore vivo, un giallo paglierino intenso, solcato da leggeri riflessi verdolini. Ha un naso fine, pulito e variegato che risulta giocato tra zagara e fiori bianchi di campo da un lato e sottili richiami agrumati dall’altro, con la frutta a polpa gialla in sottofondo che appare tenue, ma nitida. Completano il bouquet sentori di erbe aromatiche e un tocco di pietra focaia. Il sorso è molto fresco, agile, ben calibrato nella consistenza e dotato di un’energica progressione che conduce ad un finale teso, sapido e lungo. Preciso il gusto che ricalca le percezioni olfattive, così come il retronaso. Ancora giovane, è un Fiano dal profilo dinamico nel quale la parte aromatica è unita ad uno slancio notevole. Interessante il potenziale evolutivo. Vi consigliamo di bere l’Arianiè con piatti di pesce importanti, oppure con antipasti e primi della cucina di terra a base di verdure, ortaggi o carni bianche. Tra qualche anno sarà ottimo anche con i formaggi freschi.

Rubrica a cura di Salvo Giusino

Azienda agricola Laura De Vito
Contrada Saudoni – Lapio (Av)
T. 334 1494724
info@lauradevito.it
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