Lanson è una delle più antiche maison di Champagne. La sua fondazione risale al lontano 1760 e per più di due secoli e mezzo è riuscita a mantenere le tradizioni familiari, portando avanti uno stile unico e distintivo basato sulla finezza e la freschezza delle proprie creazioni. La croce Lanson, il logo che vediamo su ogni botttiglia, nacque nel 1798, anno in cui il figlio del fondatore, allora membro dell’Ordine Ospedaliero di Malta, decise di adottare la Croce Maltese, simbolo di gentilezza e ospitalità, per ricavarne l’emblema della maison. Alla base della qualità c’è un’accuratissima selezione delle uve, la maggior parte delle quali provengono da conferitori storici. Vi sono inoltre 57 ettari di vigneti di proprietà, di cui 16 coltivati secondo i principi dell’agricoltura biologica e biodinamica. La presenza di queste parcelle, seppur di estensione limitata, è molto importante perchè indica quello che potrebbe essere il percorso futuro dell’azienda, rivolto sempre più al rispetto della natura e alla sostenibilità ambientale. Nella filiera produttiva i lavori si basano su tradizione e ricerca della perfezione: vengono usate quattro antiche presse e ogni parcella viene vinificata separatamente per avere una scelta quanto più ampia possibile nella creazione delle varie cuvée. Ci sono poi i vini di riserva che riposano nelle cantine e costituisscono un vero e proprio tesoro. Attulamente la produzione media si aggira intorno ai 5 milioni di bottiglie l’anno. Numerose le etichette che compongono la gamma con Champagne delle varie tipologie e referenze di prestigio. Degustiamo lo Champagne Le Rosè Brut, una delle creazioni simbolo della maison che è stata tra le prime a cimentarsi nella produzione di vini di questa tipologia per la quale oggi può vantare più di 60 anni di esperienza. E’ fatto con Pinot Nero per il 53 per cento, più un 32 per cento di Chardonnay e un 15 per cento di Pinot Meunier. Le uve provengono da 100 diversi cru, la metà dei quali classificato Grand Cru o Premier Cru. Il millesimo di base è il 2017 con l’aggiunta di un 35 per cento di vini rosè di riserva. Inoltre, viene utilizzata una piccola quantità (7 per cento) di vini rossi (Pinot Nero di Bouzy e Les Riceys e Pinot Meunier della Valle della Marna). La vinificazione, in accordo con la tradizione della maison, in larghissima parte non prevede lo svolgimento della fermentazione malolattica. Il processo di spumantizzazione viene effettuato con 48 mesi di affinamento sui lieviti in bottiglia. Lo Champagne da noi degustato è stato sboccato nell’ottobre del 2022. Il suo residuo zuccherino è di 8 grammi per litro (viene classificato quindi come brut). Versato nel calice, Le Rosè offre un colore rosa salmone intenso e un perlage fine, diffuso e persistente. Ha un naso variegato di piccoli frutti rossi, note agrumate che spaziano dall’arancia sanguinella al pompelmo, sentori floreali con la rosa in evidenza e sottilissime spezie. Colpisce lo stile preciso che ritroviamo in un profilo olfattivo nel quale c’è complessità, una parte di evoluzione, ma soprattutto freschezza per una combinazione che non è per nulla scontata o comune. Al palato risulta morbido in ingresso per poi progredire con regolarità verso un finale teso e sapido. Ben calibrate la struttura e l’intensità gustativa in un sorso vivo, piacevole e equilibrato. E’ uno Champagne che mostra chiaramente l’arte di Lanson nel fare un rosè in grado di conquistare i palati più esigenti ed esaltarsi in diversi abbinamenti. Sarà perfetto con i piatti di pesce saporiti come quelli a base di tonno o salmone, oppure con sushi e sashimi. Provatelo anche con una tartare di manzo, non vi deluderà.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Champagne Lanson
66 rue de Courlancy
51100 Reims – France
Tel. +33 (0)3 26 78 50 50
info@lanson.com
www.lanson.com