Contrada Salandra si trova nei Campi Flegrei, area vulcanica che si estende ad ovest di Napoli intorno al golfo di Pozzuoli. Penisole, insenature, promontori, laghetti salati e uno splendido mare creano qui un paesaggio di una bellezza unica, così come sono unici i prodotti della terra. L’azienda nasce alla fine degli anni ’90 per iniziativa degli attuali titolari, Giuseppe Fortunato e la moglie Alessandra Castaldo, entrambi legatissimi a questo territorio e amanti della natura. Inizialmente l’attività principale era l’apicoltura con la produzione di miele, poi, con la vendemmia 2004, si iniziò ad imbottigliare il vino.
La filosofia produttiva, da sempre, è stata incentrata sul vivere in simbiosi con la natura, rispettando al massimo tutte le sue componenti e i suoi ritmi. La presenza delle api tra i filari non è quindi casuale poiché proprio questi piccoli insetti sono fondamentali per il nostro pianeta, costituendo una sorta di “motore” per il regno vegetale. Basti pensare che grazie a loro si realizza circa il 70 per cento delle impollinazioni, cosa che garantisce più del 30 per cento della produzione mondiale di cibo. I vigneti si trovano tutti nel comune di Pozzuoli con esposizioni nord est e sud est. La parte principale, quella da cui è partita l’attività vitivinicola, si estende per quasi 2 ettari a 90 metri sul livello del mare in località Coste di Cuma, dove c’è anche la sede aziendale con la cantina. Il nome Contrada Salandra è proprio quello con cui veniva indicato questo posto nelle vecchie mappe catastali.
Poi ci sono le vigne di Monteruscello, un ettaro a 230 metri di altitudine e alcune altre piccole parcelle con le quali si arriva complessivamente a 3 ettari. Completano la superficie vitata 2 ettari in conduzione, sempre all’interno del territorio comunale. La maggior parte delle viti ha oltre 40 anni di età, mentre gli impianti più recenti raggiungono i 15 anni. I vitigni coltivati sono gli autoctoni Falanghina e Piedirosso, dai quali vengono fuori le due etichette aziendali, entrambe Dop Campi Flegrei. La produzione totale si aggira intorno alle 18 mila bottiglie l’anno. Abbiamo degustato il Campi Flegrei Dop Piedirosso 2019, un vino tipico che ci racconta molto bene il terroir di provenienza. Le uve provengono dai diversi vigneti aziendali. Il sistema di allevamento utilizzato è il Sylvoz con rese non controllate che si attestano tra i 20 e i 30 quintali per ettaro. La vendemmia viene effettuata manualmente a fine ottobre. Le cassette con i grappoli appena raccolti raggiungono la vicinissima cantina in tempi molto rapidi. Qui ha luogo la vinificazione che prevede fermentazione da lieviti indigeni (viene preparato un pied de cuve) senza il controllo della temperatura con circa 25 giorni di macerazione, durante i quali vengono fatti due rimontaggi quotidiani. Si aggiungono, inoltre, uno-due delestage o anche di più, se necessari. La svinatura è seguita da decantazione a freddo e da un successivo travaso. Il vino così ottenuto affina in serbatoi di acciaio inox per un periodo variabile da un anno e mezzo a 2 anni e poi in bottiglia per almeno un altro anno prima di essere messo in commercio.
Nel calice il Piedirosso 2019 presenta un colore rosso rubino che si caratterizza per una tonalità piuttosto scura e una buona intensità. Variegato e diretto, il naso esprime un carattere identitario attraverso sentori di frutta rossa matura al punto giusto, una nota nitida e profonda di viola e una tenue speziatura con il pepe in evidenza, che fa un po’ da contorno, risultando ben armonizzata e mai troppo presente. Il sorso è fresco, ben equilibrato, dotato della giusta struttura e di un gusto vivo che ricalca perfettamente l’olfatto e viene rafforzato dalle percezioni retronasali floreali e fruttate. Si distende in maniera ordinata fino alla chiusura, giocata tra un frutto costantemente presente e la piacevole mineralità. Garbati i tannini. Si tratta di un rosso che fa leva su aromi pronunciati, complessi e ben definiti, ottimo bilanciamento delle varie componenti e facilità di beva. Davvero buono. Può essere abbinato a pietanze saporite della cucina di mare, primi piatti di vario genere, carni bianche e formaggi freschi o semistagionati. Darà il meglio di sé con le preparazioni di stampo mediterraneo, soprattutto se condite con salsa di pomodoro.
Rubrica a cura di Salvio Giusino
Contrada Salandra
Via Trepiccioni, 40 – Pozzuoli (Na)
T. 081 5265258
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