di Roberto Chifari
Un volano per l’intero comparto, un modo per far “decollare” il brand Sicilia. Con queste premesse è stato presentato oggi il nuovo marchio “Igp Sicilia”.
Un comparto, quello olivicolo siciliano che vanta una superficie di 140 mila ettari per una produzione annua media di 50 mila tonnellate di olio. L’Igp si aggiunge alle sei Dop presenti nell’isola: Valli Trapanesi, Val di Mazara, Valle del Belice, Monte Etna, Monti Iblei e Valdemone. La certificazione dell’Igp Sicilia (che comprende una ventina di cultivar) è stata affidata all'Istituto regionale vini e oli di Sicilia.
“Un brand straordinario che servirà non solo per il comparto olivicolo siciliano, ma per tutta l’agricoltura isolana – ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici – La percezione della Sicilia nel mondo è assolutamente positiva e l’olio siciliano ha una grande possibilità che deve sfruttare. Ora l’olio siciliano deve diventare come il vino siciliano, un brand affermato nel mondo degli appassionati e degli addetti ai lavori”.
“Abbiamo il riconoscimento – ha detto l’europarlamentare del Pd Michela Giuffrida – e abbiamo anche i soldi. Infatti i produttori potranno attingere direttamente ad appositi capitoli di fondi comunitari che serviranno a fare conoscere ancora di più il nostro olio e i nostri territori”.
“Per l’Irvo è una grossa opportunità – ha detto il commissario dell’Irvo Marcello Giacone – visto che saremo noi l’ente certificatore dell’olio Igp Sicilia. Per noi sono nuove attività, nuove possibilità di evoluzione e di grande interesse”.
Erano presenti alcuni produttori siciliani, tra cui Natalia Ravidà e Salvatore Cutrera, entrambi, tra le altre cose vincitori del nostro premio Best in Sicily come Migliori produttori di olio in Sicilia.