Allevare lumache a Campofelice di Roccella (Pa) per ricavarne del caviale pregiato (nella foto), utilizzare a Lecce il fico d’india e la sua fibra per rivestire i mobili, ricreare un vero orto in riva al mare del Salento per non rinunciare ai sapori della campagna anche in vacanza.
Per battere la crisi bisogna (re)inventarsi e i finalisti all’Oscar Green dei Giovani di Coldiretti, premio istituito sotto l'alto patronato del presidente della Repubblica e il patrocinio del ministero delle Politiche Agricole e di Expo 2015, lo hanno fatto rappresentando fedelmente un’intera generazione che guarda al futuro e ha voglia di riscattarsi.
Alcuni dei 18 finalisti al concorso, che premia la creatività, la legalità, la sostenibilità e la serietà di questi giovani imprenditori, sono letteralmente tornati “con i piedi per terra”, riscoprendo nell’agricoltura e nell’enogastronomia due settori dalle grandissime potenzialità. E allora perché non sperimentare la prima coltivazione di funghi recuperando i fondi del caffè, come fatto da Daniele Gioia in Basilicata, o prendere dall’Odissea quel vino di giuggiole assaggiato da Ulisse nell’isola dei Lotofagi e produrlo nelle Marche, o creare un prodotto ad hoc per i golosi o gli intolleranti con la prima mozzarella di latte di pecora.
Daniele Gioia, Recofunghi
Idee vincenti presentate dalla Coldiretti in occasione del primo dossier sulla “Svolta generazionale dell’economia italiana”, uno studio sull’andamento della nostra economia e sui giovani che oggi, più che mai, rappresentano quel tessuto produttivo, creativo e coinvolgente capace di rendere l’Italia ancora competitiva. I dati lo dimostrano: nei primi 9 mesi del 2013 un’impresa su tre è stata aperta da un under 35 per un totale di 100321 nuove attività. Cifre che confermano quanto sia rilevante il ruolo dei giovani nell’economia del Belpaese e quanto siano indispensabili per uscire dagli affanni provocati dalla crisi. In un’Italia vecchia dove l’età media dei presidenti delle associazioni (nell’industria, commercio o artigianato) è di 62 anni, quella della classe dirigente politica di 58 e della compagine di Governo 53, è chiaro che il processo di svecchiamento e di rinnovamento, per quanto già in atto, abbia bisogno di un’accelerazione. E il cambiamento non può riguardare solo le idee ma anche gli uomini.
“La possibilità di ripensare questo modello non può che passare da un profondo cambiamento che deve partire dalle classi dirigenziali – sottolinea il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo -. Pensare che le prospettive di ripresa in campo economico siano nelle mani di una generazione che dovrebbe essere in pensione da un po’, non rassicura”.
il caviale di lumaca
L’Italia punta all’innovazione guardando alla tradizione in chiave futuristica, e lo fa scommettendo sul Made in Italy e sul cibo. Lo hanno capito anche i più giovani che ancora devono affacciarsi al mondo del lavoro: nell’anno scolastico 2013/2014 il 23% (1 su 4) dei nuovi iscritti gli istituti tecnici e professionali ha scelto come indirizzo l’agricoltura, l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera. Un trend positivo, con un aumento del 45%, anche per le iscrizioni universitarie nelle Facoltà di scienze agrarie, forestali e alimentari. Perché è proprio l’agricoltura, pensata in chiave moderna, che consente (insieme a pochissimi altri ambiti) di avviare una propria attività capace di esprimere una passione, un territorio e la propria cultura.
la conferenza di presentazione
Tra le tante novità di quest'anno, come sottolinea la stessa Coldiretti, è straordinaria l’esperienza imprenditoriale di Davide Merlino e Michelangelo Sansone che, scoprendo il settore dell'elicicultura, hanno dato vita vicino a Palermo al più grande allevamento di lumache d'Italia. Ma la tradizione agricola, combinata a idee giovani e di successo, ha portato alla ribalta altre realtà emergenti. Come quella di Ilaria Ambrosino il cui miele è stato premiato al Biofach 2013 di Norimberga e che ora commercializza anche il polline come rimedio curativo per il benessere psico-fisico e per il potenziamento delle difese immunitarie o l'azienda di Federico Allavena, a Bordighera, che riesce a coltivare più di 700 tipi di cactus, piante succulente e palme.
Se queste sono le premesse delle nuove generazioni, il futuro e la crisi fanno davvero meno paura.
Valentina Gravina