Un territorio incastonato come una pietra preziosa tra Lombardia e Veneto, tra le province confinanti di Brescia, Mantova e Verona. In questa zona collinare sorge la Doc Garda, un’area dalla produzione vitivinicola dalla grande espressione di vini varietali. Dal 1996 la Doc Garda si è impegnata a tutelare la denominazione rappresentando i 250 produttori e i 31mila ettari vitati espressione del terroir. L’anno della svolta è stato il 2016, con l’approvazione delnuovo disciplinare con l’inserimento della tipologia spumante bianco prodotto con uve e vini delle 10 aree di produzione, che per decreto riporta in etichetta la denominazione “Garda”, e che vede la prima produzione nel 2017. Un fazzoletto di terra rinominato “un pezzo del Mediterraneo affacciato sulle Alpi” e che promuove dieci zone storiche di produzione dell’area gardesana: Valtenesi, San Martino della Battaglia, Lugana, Colli Mantovani, Custoza, Bardolino, Valpolicella, Valdadige, Durello, Soave. Dieci eccellenze del territorio, dieci espressioni diverse di fare vino che si affacciano sul lago maggiore d’Italia.
In questi trent’anni di incessante lavoro la produzione si è diversificata e ampliata tanto da crescere anno dopo anno. Ad oggi, le tipologie ammesse dal disciplinare di produzione sono: vini fermi varietali (Pinot bianco, Pinot grigio, Chardonnay, Riesling, Sauvignon, Cortese, Cabernet Sauvignon, Merlot, Corvina, Pinot nero, Marzemino); vini fermi in uvaggio e/o taglio a freddo bianco (garganega, chardonnay, pinot grigio e trebbiano); rosso (merlot, cabernet, corvina, marzemino, rebo); Vini Spumanti “metodo italiano” principalmente varietali: bianco (garganega, trebbiano di lugana, pinot grigio); vini Spumanti “metodo classico” principalmente in cuvée: bianco (chardonnay, pinot nero, corvina) Rosè (marzemino, corvina, pinot nero).
Oggi il Consorzio dei vini della Doc Garda lavora su 5 fronti differenti con l’obiettivo di rafforzare la Doc e aiutare la promozione del marchio attraverso il consolidamento dell’immagine dei vini del Garda, la valorizzazione del territorio, la costante crescita della qualità dei vini, la creazione di una rete di produttori uniti tra loro e infine, un’immagine riconoscibile del logo al fine di brandizzare l’immagine stessa dell’area Garda Doc. In questo contesto è nato tre anni fa il Garda Wine Stories, l’evento del Consorzio di Tutela del Garda Doc per raccontare attraverso storie, esperienze in cantine e abbinamenti cibo/vino cosa si cela dietro un calice di vino. “Questa è una zona di grande vocazione turistica – ha spiegato Paolo Fiorini, presidente del Consorzio, nel giorno dell’inaugurazione della terza edizione Garda Wine Stories -, ma è anche una zona vitivinicola di grande pregio dove da anni si fanno grandi vini.Qui, le colline, disseminate da vigne, raccontano un paesaggio ricco di “iconemi” la cui storia si intreccia imprescindibilmente a quella della viticoltura”.