Originario di Siviglia, lo spagnolo Julio Delgado è il nuovo general manager del Picciolo Etna Golf Resort & Spa a Castiglione di Sicilia, ai piedi del vulcano. Dal suo arrivo, lo scorso aprile, l’albergo è diventato la sua casa e la hall il suo ufficio. Non perché non ne abbia uno, naturalmente, ma perché ama vivere e lavorare fuori dalla sua stanza per osservare minuziosamente ciò che accade intorno. Delgado ha l’indole del “nomade”, ha lavorato in oltre sei Paesi al mondo, in Repubblica Dominicana, in Messico, in Guatemala e alle Bahamas, in Polinesia, in Europa, in Ucraina, in Polonia, in Grecia e in altri paesi. In Sicilia è già stato un po’ di tempo fa per l’opening di un resort di lusso nel ragusano ed è l’unica sua seconda volta nella stessa regione. L’Etna stavolta è complice di un’attrazione che rende il suo lavoro ancora più motivante: “Il legame col vino mi fa sentire a casa – afferma il manager – è nelle mie corde, nel mio sangue, perché nella mia famiglia il vino si beve. Poi qui trovo familiarità con la lingua, che ha similitudini con lo spagnolo e soprattutto un clima ideale”. Racconta del suo insediamento ma soprattutto delle novità che interesseranno la struttura, oggi punto di attrazione per i golfisti soprattutto.
“Il Picciolo è un golf resort e il golf rimane il cuore pulsante della struttura, ma ci prepariamo ad una nuova era, che trasformerà l’albergo in tanto altro, riposizionandolo nello scenario dei grandi hotel dell’isola per la qualità e per la completezza dei servizi offerti. Abbiamo iniziato i lavori di ristrutturazione delle prime 20 camere e stiamo proseguendo con la seconda piscina. A novembre chiuderemo per prepararci al 2025”.
Le aspettative sono altissime. Ma partiamo per ordine. Per gli amanti del buon cibo, il Picciolo diverrà un vero e proprio gastronomic center. “Ci saranno servizi che non si troveranno altrove a livello europeo. Parlo del Sud Europa – spiega il manager -. All’interno della struttura, nasceranno un ristorante-cantina per le degustazioni, dove protagonisti saranno l’olio e il vino, un ristorante di pesce e di crudi, uno con piatti di cucina internazionale e italiana. Da due ristoranti si passerà a cinque, perché vicino alla club house apriremo un secondo luogo per la gastronomia, una trattoria-pizzeria con un particolare focus sui prodotti locali. Ogni ristorante avrà un suo layout nuovo e sarà sotto la regia dell’executive chef Antonio Puglisi”. La struttura ha poi una posizione centrale e strategica per quanto riguarda l’offerta vinicola e il territorio dei vini del vulcano. In quella zona sorgono cantine e si producono alcuni dei migliori vini.
Altra importante novità è la nascita di un market vicino alla club house, sulla grande terrazza, che si terrà una volta a settimana, creando una connessione con i paesi vicini. “Esattamente come in un mercato di paese, sarà il ritrovo settimanale per gli ospiti che vorranno fare compere e per la gente che viene da fuori, per acquistare i prodotti del territorio a km zero – spiega Delgado -. Si creerà così una connessione tra Il Picciolo e chi vive qui nei dintorni. La struttura si aprirà letteralmente al contesto vicino e sarà collegata alla cultura locale, divenendo di supporto per l’economia delle piccole e medie imprese agroalimentari e artigianali. Saremo in sintesi un riflesso delle piccole comunità e più in generale della Sicilia. Per ultimo, il Picciolo sarà anche una residenza per artisti, che potranno soggiornare gratuitamente in cambio della loro arte da offrire agli ospiti, con workshop o attività creative che spaziano dalla musica alla pittura”.
Ma non è tutto perché se la ristorazione e lo shop di prodotti locali saranno centrali (anche all’ingresso dell’albergo, si aprirà uno store per la vendita di prodotti d’eccellenza siciliani che spazieranno dal cioccolato ai distillati fino alle tipicità dolciarie), lo sport sarà protagonista. Il Picciolo diventerà infatti anche uno sport center. “Stiamo ultimando la negoziazione per l’acquisto di nuovi terreni intorno, circa 8 ettari, per la nascita di uno sport center e per migliorare il campo da golf. Ci saranno tre campetti di calcio, un racket center, un’area multifunzionale per giocare a basket e una piccola palestra, un bar e una saletta per meeting sportivi”, aggiunge. E per finire non mancherà uno sky point, un osservatorio per guardare l’Etna e le stelle.
C’è davvero tanta carne al fuoco per un cantiere che chiuderà nel 2026. A livello strutturale, ci saranno due piscine, una dedicata alle famiglie con bambini, e l’altra destinata agli adulti che cercano silenzio e relax. Delle 104 camere, già 20 sono state ristrutturate. Nel 2025 l’obiettivo è ristrutturarne altre 41 e poi seguirà la restante parte. “Potrebbe ridursi il numero complessivo delle camere, per ampliare gli spazi di alcune suite”. La Spa sarà anch’essa ristrutturata, insieme alle sale meeting. Dal 2025 al 2026 si completeranno le camere rimanenti.
E cosa accadrà nell’ottica di un riposizionamento alberghiero? “Oggi i nostri clienti sono internazionali per il 50 per cento. In futuro questa percentuale crescerà perché saremo più attraenti per il target estero di alta fascia. Andremo a riposizionare l’albergo, con una variazione delle tariffe di soggiorno che cresceranno più del doppio entro il 2026. Ci sarà un’agenzia di PR che ci seguirà in Italia e una in Inghilterra”. Ma a crescere saranno anche le risorse umane impiegate che da 65 diverranno circa 100. Delgado è concentrato e focalizzato su grandi obiettivi che raggiungerà, come afferma, entro il 2026: “Resterò quanto basta, per me il termine ‘a lungo termine’ è relativo. Non amo mai tornare nello stesso posto, anche se la Sicilia fa eccezione. Ma penso che andrò via quando porterò a compimento il mio lavoro”.