di Clara Minissale
Il Nebbiolo dell’alto Piemonte: l’eleganza mai scontata.
Una degustazione di undici vini e nove Doc guidata da Federico Latteri di Cronache di gusto, per scoprire caratteristiche e sfumature dei vini selezionati dal Consorzio del Nord Piemonte che tutela, valorizza e cura gli interessi relativi alle Denominazioni di Origine dei vini Boca, Bramaterra, Colline Novaresi, Coste della Sesia, Fara, Gattinara, Ghemme, Lessona e Sizzano.
Si tratta di vini nati in un territorio che si estende su quattro province ed identificato dal fiume Sesia, che lo divide in due grandi aree: colline novaresi e coste della Sesia. La parte più a nord è costituita, invece, dalle Valli Ossolane.
Un mosaico di territori con diverse altitudini e composizioni di suolo e diversa complessità che si rispecchia nei vini in degustazione di cinque annate diverse che vanno dal 2019 al 2015.
Nel dettaglio, nei calici: Valli Ossolane doc, Nebbiolo superiore Prunet 2019; Boniperti vignaioli, Fara doc 2019; Platinetti Guido, Ghemme docg, Vigna Ronco al Maso 2018; Antoniotti Odilio, Bramaterra doc 2018; Tenute Guardasole, Boca doc 2018; La Capuccina, Colline Novaresi, doc Opera 32; Antoniolo, Gattinara docg, San Francesco 2017; Massimo Clerico, Lessona doc 2017; Cantina Comero, Sizzano doc 2017; Travaglini Gattinara riserva, docg 2016; Torraccia del Piantavigna, Ghemme docg 2015. Sono vini con una notevole freschezza e una certa florealità o balsamicità. L’espressione del Nebbiolo dell’Alto Piemonte è infatti, completamente diversa rispetta a quella del più conosciuto Nebbiolo delle Langhe. Sentori che spaziano dal floreale di viola e rosa al legno, alle spezie, alle espressioni di un suolo vulcanico e morenico.
ALCUNE FOTO (ph Vincenzo Ganci, Migi Press)