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Taormina Gourmet 2022

Tra Magliocco e Gaglioppo, il “viaggio nel tempo” con la cantina Librandi a TG22

22 Ottobre 2022
ph Vincenzo Ganci - Migi Press ph Vincenzo Ganci - Migi Press

di Marco Sciarrini

Masterclass con la Cantina Librandi che presenta un “viaggio nel tempo tra Magliocco e Gaglioppo”, una verticale con Magno Megonio e Duca Sanfelice. Ha condotto Stephen Brook con la presenza di Raffaele Librandi.

La proprietà si estende per 350 ettari di cui 232 di vigneti, 80 di oliveti e il resto di bosco. E’ divisa in 6 tenute: Rosaneti, la proprietà più grande con 155 ettari di vigneto, situata a 110 metri di altitudine nei comuni di Rocca di Neto e Casabona, Arcidiaconato a Strongoli, Ponta, 22 ettari a 80 metri sul livello del mare nella zona collinare storica del Cirò, Pittaffo a Crucoli, 10 ettari nella parte settentrionale della Doc, San Biase nell’immediato entroterra della denominazione e infine Brisi, un piccolo vigneto di un ettaro e mezzo nell’omonima zona del centro abitato di Cirò Marina. Grande l’aiuto del professor Attilio Scienza, che ha accompagnato l’Azienda in un lento e prezioso lavoro di recupero. Il Megonio proviene da uve Magliocco, vitigno storico calabrese coltivato sulle colline della Tenuta Rosaneti, in agro di Rocca di Neto/Casabona Cru Vigna Megonio, tra le colline più alte con vista sull’intera Tenuta contornata da una corona di ulivi, in produzione dal 1998, è stato premiato come il miglior vino italiano in assoluto secondo la Guida Vitae 2022, la “bibbia” enologica dei sommelier Ais. Questo vino esprime grande personalità e struttura, rappresentando l’essenza del proprio territorio. Il nome è un omaggio all’omonimo centurione romano che visse in quelle terre nel secondo secolo d.C. e che per primo lasciò tracce scritte viticoltura di Cirò. Allevamento a cordone speronato, 5.000 piante ad ettaro. Fermentazione in acciaio con macerazione di 15 giorni, con affinamento. In barrique di allier per 12 mesi, con una permanenza in bottiglia di 6 mesi prima della commercializzazione.

Megonio Igt Calabria 2009
Annata regolare. Sicuramente un vino concentrato con grande acidità, fruttato grande morbidezza in bocca chiude con una nota amarognola.

Megonio Igt Calabria 2013
E’ il vino che ha più impressionato la platea, fruttato dolce al naso al palato bella la struttura con grande agilità della sua acidità tannini vellutati che accompagnano una elegante beva.la beva.

Megonio Igt Calabria 2016
Colore rosso rubino. Al naso fruttato con ciliegie e susine, e delicate note speziate. Al palato risulta equilibrato, con una bella acidità accompagnata da fine tannino.

Megonio Igt Calabria 2019
Colore rosso rubino, al naso una esplosione fruttata fresca, al palato grande corrispondenza gusto olfattiva, con un tannino presente ancora da affinare, bella acidità che promette una lunga vita.

Cirò Doc Riserva Duca San Felice
Da uve Gaglioppo, proveniente da vecchie viti allevate ad alberello. Un vino che racconta la storia del suo territorio e il suo legame con la tradizione. Prima annata, la 1983. Area di produzione Cirò, Cirò Marina. Terreno Argilloso, calcareo, allevamento ad Alberello, 5000 piante ad ettaro. Vinificazione In acciaio con macerazione di 7-10 giorni. Affinamento In acciaio e cemento, dove riposa per 2 anni, con una permanenza in bottiglia di alcuni mesi prima della commercializzazione.

Cirò Doc Riserva Duca San Felice 2019
Colore Rosso rubino scuro note fruttate fresche e speziate scure che si alternano nel calice al palato equilibrato di bella beva e dal lunghissimo finale sulle note fruttate.

Cirò Rosso Riserva Duca Sanfelice Librandi 2017
Colore rosso rubino scuro, al naso intenso fruttato con sfumature speziate, Al gusto sorso pieno, corrispondenza gusto olfattiva e tannino delicato per un lungo finale.

Cirò Doc Riserva Duca San Felice 2014
Grande annata rispetto al resto d’Italia. Colore Rosso rubino scuro con riflessi granato Profumo Intenso e ricco di aromi speziati come la cannella Gusto Armonico e vellutato con sentori persistenti di tabacco e liquirizia

Cirò Doc Riserva Duca San Felice 2017
Succosità, sapidità e freschezza si accompagnano a struttura, materia e grande lunghezza gustativa. Il sorso rivela carattere, profondità e si chiude con uno splendido finale di frutti rossi, lamponi, amarene e sensazioni agrumati.

Cirò Doc Riserva Duca San Felice 2010
Colore granato al naso le note terziarie si fanno spazio ma non sono decadute, anzi grazie ad un’acidità vivace ha ancora ha davanti a sé molto tempo. Al naso fruttato, con sentori di prugna, spezie, ciliegia matura e fragola. Al palato acidità iodata, di ottimo corpo, con tannini fini e buona lunghezza finale.

ALCUNE FOTO (Vincenzo Ganci, Migi Press)