Gioacchino Gargano si conferma pizzaiolo da due spicchi del Gambero Rosso portando a Taormina Gourmet una pizza da varo chef.
Dall’impasto, frutto di un blend fra farina di tipo 1 e farina agricola, il titolare del Saccharum di Altavilla Milicia in provincia di Palermo tira fuori una pizza croccantissima ,ma dall’interno soffice e piacevole. Un morso che a tratti ricorda la friabilità di una sfoglia. Su questa base Gargano adagia con cura quello che potrebbe benissimo essere un piatto da ristorante ambizioso: provola affumicata, capone marinato a secco con sale, zucchero di canna e aromi, cipolla caramellata con acqua miele e zucchero di canna, datterino rosso, foglie di cappero, scorza di limone ed a terminare il tutto un giro d’olio aromatizzato con gli scarti del capone arrostiti, per conferire alla piazza anche un sentore di affumicatura. Da qui il nome della pizza: “Capone alla brace senza la brace”. Il risultato è eccellente e, per altro, si sposa molto bene con Chakra Blu di Giovanni Aiello che era proposto in abbinamento.
Ottima anche la performance di Emmanuele Stellino, titolare della pizzeria Rosso Verace di Alcamo che con una crema di zucca, granella di nocciola, guanciale croccante ed un tris di funghi freschissimi, direttamente da lui raccolti sul monte Inici, offre al pubblico di Taormina Gourmet il primo vero assaggio di un “Autunno” (questo il nome della pizza) che tarda ad arrivare. La pizza, gustosissima, è stata proposta in abbinamento con un frappato delle Tenute Nicosia.
ALCUNE FOTO (Vincenzo Ganci, Migi Press)