di Marcella Ruggeri
Con l’ultimo pizza show di “Taormina Gourmet” 2022 di oggi si chiude tutta la rassegna enogastronomica con una bella suggestione che ci portiamo anche a casa.
I protagonisti hanno raccontato delle storie intense di risultati, ambizioni e luoghi che meritano di essere visitati e sponsorizzati. Lo chef pizzaiolo Claudio Maucieri 39enne che è titolare della pizzeria “Caveau” ad Ispica (Ragusa) dal 2004, ha proposto al Taormina Gourmet la pizza Spezzeria che omaggia una delle grotte del suo territorio. Svolge questa professione da ben 24 anni, dopo una formazione scolastica all’alberghiero ed esperienza all’estero tra Svizzera, Spagna e Francia per aumentare il suo bagaglio culturale. Ha già ricevuto i Due Spicchi del Gambero Rosso 2021-2022-2023. Maucieri è affezionato alla sua località Spaccaforno che è la Ispica vecchia, in mezzo alla natura, rocce, agrumeti, una area archeologica con 12 grotte. Il suo locale si incastona in tutta questa meraviglia sposando le origini ed i sapori degli antenati. Realizza pizze contemporanee come prodotto antico da convertire in moderno con diversi impasti e frutti del suo orto. La pizza di oggi, che rievoca la grotta in cui si tosava la lana delle pecore, è una pizza a padellino 100% biga che è un prefermento, una farina ricca di germe di grano tipo “1” a cui si aggiunge sesamo di Ispica. Sopra all’impasto si guarnisce con una battuta di verdura (sedano, carote, cipolla) e poi polpa di zucca, stracciatella affumicata di Latteria Sorrentina, petto d’anatra del macellaio di fiducia cotto a bassa temperatura, più marmellata di melo cotogno. Il vino selezionato per l’occasione è stato un Refosco Doc Friuli. Nel suo locale assolutamente affascinante e misterioso per la presenza della roccia, Maucieri ha accolto personaggi internazionali dello spettacolo del calibro di Madonna e Sharon Stone e qualcuno del gossip come Selvaggia Lucarelli. Non ancora contento appieno di questo, lo chef ragusano intende proiettarsi verso una nuova apertura il prossimo 4 dicembre in un’altra grotta, dove si trova anche un ex palmento ed un ex oleificio.
L’altro chef pizzaiolo Salvo Meola, 36enne, della pizzeria “Binario 450” – Bagheria (Palermo) ha un carico di sogni e mire per il futuro che scattano da questo suo locale, inaugurato da appena un anno. Proprio oggi “Binario 450” compie il primo anniversario di vita. Meola, laureato in filosofia, si è incanalato in un percorso di riqualificazione del suo comprensorio insieme al co-titolare Fabio Rizzo. Ecco perché. L’ex deposito merci della Stazione ferroviaria in disuso, su cui sorge la sua pizzeria (grazie all’utilizzo di un appalto ad hoc per il recupero) era prima un luogo di spaccio che è stato soppiantato e si rialza con un’economia nobile ed impegnata nella sana socialità. Meola partecipa al “Taormina Gourmet 2022” con la volontà di un vulcano che ha voglia di correre verso obiettivi stellari. La pizza scelta per la platea gourmet è un “Mare d’autunno” ovvero una pizza a padellino a vapore con un innesto di farina di riso artemide in cui l’ingrediente prioritario è il capone aromatizzato agli agrumi, posizionato a forma di rosette e adagiato su una mousse di robiola aromatizzata al finocchietto selvatico. Al di sopra del capone, si “accordano”, in un melodioso valzer, olive taggiasche, limone candito e chicchi di melagrana. A questa pizza è stato associata la gradevolezza di un vino rosato il “Chakra” di Giovanni Aiello. L’attività “Binario 450” viaggia spedita (data la vicinanza ad una vetusta rete ferrata) verso la vocazione del turismo culinario e di spettacolo. Solo l’area del parcheggio in cui si affaccia il locale si estende per 3200 metri quadri mentre la terrazza del locale su cui si mangia è di circa 900 metri quadri. Da qui si ha la possibilità di fruire degli spettacoli organizzati in quella stessa area parcheggio che viene richiesta appunto per i concerti come quelli già avvenuti di Fiorella Mannoia e Max Gazzè. “Binario 450” ha anche una sala ristorante di 120 coperti. Anche per questi maestri, chi da Ispica e chi da Bagheria nei centri turistici di enorme vanto, fanno della ricerca degli impasti il loro punto di forza perché “bisogna migliorarsi e crescere sempre – come argomentano – anche se sono stati già raggiunti riconoscimenti prestigiosi per mantenere alta la guardia o se si devono ancora afferrare”.
ALCUNE FOTO (Vincenzo Ganci, Migi Press)