Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Vinitaly 2012

Masserie didattiche, la rivoluzione agri-culturale della Puglia

27 Marzo 2012
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Il governatore Niki Vendola e l’assessore Dario Stefàno

Al Vinitaly è stata presentata la nuova rivoluzione culturale del territorio pugliese, le Masserie Didattiche.

Il progetto patrocinato dall’assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia sull’educazione alimentare rivolta ai bambini è stato l’evento clou della terza giornata del Vinitaly al padiglione 10. Dai salumi ai formaggi ai vini, una degustazione alla presenza del governatore Niki Vendola e dell’assessore regionale all’Agricoltura Dario Stefàno. E’ stata l’occasione per raccontare, tra una portata e l’altra, obiettivi e traguardi raggiunti da uno dei circuiti più attivi d’Italia che sta richiamando e riavvicinando alla cultura rurale migliaia di turisti e gente del luogo. E soprattutto giovani.

“Sono loro che stanno portando avanti la filosofia delle Masserie Didattiche facendone una nuova frontiera per l’occupazione – ha dichiarato Vendola -. Siamo davanti ad un esempio concreto di come la cosa migliore del nostro passato può essere quella migliore del nostro futuro. Cominciando la rivoluzione culturale dalle scuole possiamo contrastare la filosofia del fast food, la cattiva cultura degli Ogm. Dopo un anno di promozione nelle scuole, abbiamo notato che nelle famiglie si sta cominciando a mangiare meglio, perché i bambini stanno diventando i promotori di un modo sano di nutrirsi. La nostra civiltà del resto è cresciuta e si è evoluta perché è cresciuta la cultura del pane, quella del vino, dell’olio”.

Integrando azioni di promozione del territorio e delle tradizioni agroalimentari locali presso le scuole e presso le masserie, la promozione del territorio gioca su più fronti coinvolgendo tutti. Da nord a sud della regione, il richiamo delle masserie didattiche si starebbe diffondendo come un virus.  “In un paio d’anni la rete è cresciuta e si sta attivando come un virus contagioso. Questo perché si è capito che i prodotti agricoli non sono più e solo alimenti primari, sono prima di tutto cultura. Con le Masserie Didattiche stiamo diffondendo il valore dell’agri-cultura. Quello che fino ad ora abbiamo fatto con il vino adesso lo stiamo facendo coinvolgendo i produttori agricoli incentivando un’agricoltura di concezione moderna e multidisciplinare – ha commentato Stefàno”.

La Puglia avrebbe trovato quindi la chiave per preservare biodiversità, sapori, saperi e identità in un’unica soluzione. “Abbiamo portato il progetto al Vinitaly perché per noi è il modo più evidente per manifestare il nostro orgoglio identitario – aggiunge l’assessore -. La nostra identità sta nella traccia agricola e questa rappresenta l’autenticità di una lingua che garantisce la nostra esclusività”.


Capocollo, pancetta arrotolata, soppressata,
caciocavallo podolico e pecorino da latte ovino di razza Gentile


Vini in abbinamento ai prodotti delle masserie didattiche

C.d.G.