Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Vinitaly 2010

“Vini longevi per promuovere la Sicilia”

08 Aprile 2010
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ore 17.09

Il wine tasting organizzato da Cronache di gusto. I produttori: “Etichette che resistono nel tempo? Una strada da provare anche nell’Isola”

“Vini longevi
per promuovere la Sicilia”

Ogni vino ha i suoi tempi. E sono generalmente tempi brevi in Sicilia. Lo dicono gli stessi produttori: non siamo abituati a degustare vini siciliani molto avanti con gli anni. Eppure questo Vinitaly, su iniziativa di Cronache di Gusto e dell’Irvv, ha lanciato una sfida attraverso la degustazione di dodici etichette del 2000: anche nell’Isola forse è possibile produrre bottiglie che resistono negli anni.

Il nocciolo delle questione sta tutto nelle parole del vice presidente dell’Istituto della Vite e del vino Giancarlo Conte: “Un azienda che punta sui vini longevi offre un motivo in più per la valorizzazione del territorio. In sostanza, bisognerebbe trasformare la longevità dei vini in un’occasione per promuovere la Sicilia”. Anche il presidente dell’Irvv Leonardo Agueci ne è convinto: “Una regione diventa grande se fa grandi vini che resistono nel tempo. E questa sfida può permettere alla Sicilia di costruire dei vini eleganti”. E per dirla con le parole dell’assessore regionale alle Risorse agricole Titti Bufardeci, “la qualità dei vini, unita alla durata, dà un ulteriore motivo di attaccamento alla terra nel tempo”.
Il wine tasting organizzato da Cronache di gusto, con l’Irvv, nella prima giornata del 44esimo Vinitaly, ha messo attorno a un tavolo dodici produttori siciliani che hanno proposto altrettante bottiglie del 2000. Tutti, giovani compresi, credono che i vini siciliani possano davvero sfidare il tempo. “In alcuni Paesi – commenta il produttore etneo Giuseppe Benanti, che ha proposto il Serre della Contessa Etna Doc – è diffusa la cultura di stare a vedere fino a quando dura un vino. Mi piacerebbe che questa cultura appartenesse anche alla Sicilia”. Crede in questa scommessa anche Francesco Spadafora, titolare dell’omonima azienda, che al Vinitaly ha portato in degustazione il suo Schietto-Cabernet Sauvignon: “E’ bello conoscere nel volto di chi beve il vino, il giudizio sul lavoro che si è svolto dieci anni fa. In Sicilia non è usuale degustare vini così vecchi , ma è una strada da tentare”. Lo pensano anche i più giovani. È il caso della “esordiente” Laura Doro dell’azienda marsalese Martinez, che ha fatto assaggiare un vino dolce del 2000, il Marsala Vergine Riserva, e secondo cui “il Marsala sposa perfettamente la sfida del tempo”.

Gaetano La Mantia