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Vinitaly 2010

Promozione, 42 aziende siciliane si associano

09 Aprile 2010
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Ore 10.31

Circa un mese fa la nascita di Providi, creata con l’obiettivo di poter accedere più facilmente ai fondi europei. Al vertice il presidente dell’Irvv Conte: “Abbiamo già partecipato alla misura 133”

Promozione,
42 aziende siciliane
si associano

Un’associazione di aziende di vino per puntare alla promozione dell’Isola. Ecco Providi, che in Sicilia raggruppa 42 imprese. Al vertice c’è Giancarlo Conte, vice presidente dell’Istituto regionale della Vite e del vino, il quale spiega i motivi che ne hanno portato alla costituzione.



Cos’è Providi e come è nata?

“E’ nata circa un mese fa per raggruppare alcune imprese, sia singole che associate, quindi cooperative, con lo scopo di intervenire sulla promozione e la comunicazione di queste e anche pensare progetti per diffondere maggiormente i prodotti in Italia e all’estero. In sintesi, lo scopo è lavorare per le aziende, dare un messaggio di territorialità e agevolare la conoscenza delle imprese”.

Quanti soci ha l’associazione?
“Siamo 42 soci dislocati in tutto il territorio siciliano. In origine eravamo 7, ma in poco tempo si sono aggiunti gli altri. E credo che in futuro altre aziende si associeranno, sia produttori di vino sia di distillati”.

Quante di queste aziende troviamo al Vinitaly?
“Abbiamo uno stand istituzionale di Providi e 33 di aziende che ne fanno parte. La presenza al Vinitaly è la prima iniziativa dell’associazione. In questo modo riusciamo anche a ridurre i costi di promozione”. 

Avete ricevuto finanziamenti per avviare l’associazione?
“Il progetto per la richiesta di finanziamenti previsti dalla misura 133 è stato presentato e siamo in attesa dei risultati; aspettiamo di ricevere l’ok. Molti bandi sono aperti solo ad associazioni e non ad aziende singole. Questo è uno dei fattori che spinge a creare e far parte di associazioni, ma non è l’unico”.

“Chi vuole entrare in Providi cosa deve fare?
“Un’azienda per far parte di Providi deve fare richiesta al consiglio d’amministrazione: i requisiti sono importanti perchè il cattivo nome di un’azienda danneggerebbe anche le altre imprese associate.  Tra questi però non chiediamo particolari modalità di produzione perchè riteniamo che la diversità sia un valore fondamentale e l’eccellenza si veda nel rapporto tra le diversità”.

E la quota d’iscrizione?
 “Cinquecento euro annuali”.

In così breve tempo non si può parlare di traguardi, ma quali sono i vostri obiettivi?
“Dare la possibilità alle imprese di poter avere momenti economici importanti in un periodo di forte crisi. In questo mese abbiamo comunque già stipulato una convenzione con l’Istituto della Vite e del Vino e siamo la prima associazione ad averlo fatto. Ma questo non significa aver ricevuto un trattamento particolare, perchè tutti possono fare queste convenzioni”.

Bianca Mazzinghi