ore 12.36
Il riconoscimento all’azienda italiana Masciarelli e alla cilena TerraMater
Premio internazionale Vinitaly:
i vincitori
Sono l’italiana Masciarelli e la cilena TerraMater i nuovi nomi dell’albo d’oro del Premio Internazionale Vinitaly. Il riconoscimento, nato nel 1996, vuole premiare l’impegno di chi, imprenditore, giornalista, azienda, si è particolarmente distinto a livello internazionale in favore del settore vitivinicolo.
“Nata nel 1981 dall’intuito imprenditoriale di Gianni Masciarelli, figura simbolo del panorama enologico italiano, purtroppo prematuramente scomparso, l’azienda Masciarelli – si legge nelle motivazioni del premio – ha saputo raggiungere, nello spazio di appena un trentennio, due obiettivi fondamentali: da un lato, creare un marchio con pochi eguali in Italia, decisamente votato all’alta qualità senza compromessi, e, dall’altro, lanciare nel mondo i vini di un’intera regione, l’Abruzzo. Due obiettivi che l’azienda condotta oggi da Marina Cvetic, moglie di Gianni, continua a non considerare acquisiti una volta per sempre, ma, piuttosto, originati da un costante e rinnovato lavoro all’insegna della modernità, del rispetto per l’ambiente e senza dimenticare mai l’importanza della tradizione”.
A TerraMater il riconoscimento per “tre donne coraggiose, le sorelle Gilda, Edda e Antonieta Canepa, che hanno creato nel 1996 questa azienda vitivinicola nel cuore della Maipo Valley, una delle regioni più vocate del Cile enoico. Il nome, Terramater – dice la motivazione del premio -, svela già la filosofia di questa realtà produttiva: la forza viene sempre dalla terra e i suoi frutti, se coltivati con rispetto e dedizione, saranno sempre generosi. Terramater rappresenta proprio questa profonda convinzione, ma anche la perfetta combinazione tra la tradizione enologica del Cile, l’innovazione tecnologica e la preoccupazione di ottenere vini sempre all’altezza, che è poi il miglior modo di rendere omaggio alla generosità della nostra Madre Terra”.
I premiati 2010 entrano in un Albo che rappresenta il meglio dell’enologia mondiale: Marvin Shanken direttore editore di Wine Spectator (premiato nel 1996), Nicolò Incisa della Rocchetta (1996) l’inventore del Sassicaia, Corinne Mentzelopoulos (1997) amministratrice di Chateaux Margaux, Lucio Tasca d’Almerita (1997), Robert Mondavi (1998), Pablo Alvarez (1999) titolare della Vega-Sicilia, Aldo Conterno (2000), l’australiana Cantine Penfolds di Magill (2000), Carlo Bonomi Campanini dell’azienda vitienologica italiana Sella&Mosca di Alghero (2001), le Cantine Trapiche-Peñaflor di Coquito Maipu Mendoza in Argentina (2001), l’astigiana F.lli Gancia & C. (2002), la tedesca Keller (2002), Gianni Zonin (2003), la californiana Kendall Jackson International (Usa, 2003), la Mastroberardino SPA (2004), la spagnola Segura Viudas (2004), le Cantine Giorgio Lungarotti (2005), il regista Alexander Payne (2006), Vittorio Moretti presidente del gruppo Terra Moretti e Hannes Myburgh della sudafricana Meerlust Estate (2007), il giornalista-scrittore Hugh Jhonson e Giv – Gruppo Italiano Vini (2008). Nel 2009 l’ambito premio è stato assegnato a Cristina Mariani della Castello Banfi, alla giornalista enogastronomica e prima Master of Wine dell’Asia Jeannie Cho Lee e alla chef-imprenditrice Lidia Bastianich.