Come tutelare e valorizzare le risorse enogastronomiche? Prendendosi cura del territorio.
Se il tema scelto per la 21sima edizione di Cantine Aperte che si svolgerà il 26 maggio in tutta Italia è l’amicizia, la Puglia colora questo valore con la condivisione, la socialità e la sostenibilità ambientale. Attenzione all’ambiente, alle tasche e maggiore copertura del territorio, queste le principali novità dell’edizione 2013.
Saranno quarantacinque le cantine che hanno aderito all’evento organizzato dal Movimento Turismo del Vino Puglia in collaborazione con la Regione Puglia e l’Assessorato alle Risorse Agroalimentari, raggiungibili con mezzi condivisi e dalle due ruote in su: bici, auto e bus. Obiettivo di questa edizione superare le 35mila presenze registrate nel 2012.
Cantine Aperte come attrattore e moltiplicatore dei flussi turistici sul territorio, quindi, che si intreccia anche al fenomeno del turismo e ne rappresenta un meccanismo fondamentale. Il comparto agroalimentare, infatti, genera da solo un indotto turistico stimano in 282 milioni di euro, pari al il 15% del totale regionale, derivante dalle spese turistiche effettuate sul territorio e dimensionate in 2miliardi di euro (dati Osservatorio regionale sul Turismo Regione Puglia – Unioncamere Isnart, anno 2012).
Anche attraverso un evento come Cantine Aperte, il vino si conferma al centro dei desideri di sviluppo della regione. Per far sì che il vino sia di qualità, anche la Terra, oltre all’impegno dell’uomo, deve esserlo. Si parla di 84.580 ettari di campi coltivati a uva da vino da cui prendono vita 5,5 milioni di ettolitri di vino (dati ISTAT anno 2012). Un volume che rappresenta il 15,4% della produzione italiana e che permette alla Puglia di posizionarsi al terzo posto per quantità di vino prodotto, dopo il Veneto (7,5 milioni di ettolitri) e la Sicilia (6 milioni).
Cantine Aperte, dunque, che ruolo svolge in questo percorso di tutela del territorio e delle sue risorse? “La sostenibilità ambientale, in primis, che si traduce nelle molteplici iniziative che caratterizzano l’edizione 2013”, come ja sottolineato dal presidente del Movimento Turismo del Vino Puglia, Sebastiano de Corato, consapevole della necessità di “innovare e trasmettere buoni principi e ispirare gli enoturisti a vivere la giornata in modo sostenibile”. Come? Con la condivisione, proprio come il cibo attorno ad un tavolo, anche il mezzo di trasporto genera socialità. Tre le iniziative, in particolare, la condivisione dell’auto, la scelta del bus e l’utilizzo della bici, grazie ai quali “il turista è educato alla mobilità sostenibile e alla salvaguardia del territorio”, afferma de Corato.
L.B.