di Dario Cappelloni, Doctor Wine
Era il 1972 quando Herbert Tiefenbrunner, titolare dell’omonima azienda e vero pioniere della viti-enologia altoatesina, prende una decisione che al momento apparve come una vera follia sotto tutti i punti di vista: impiantare una vigna di müller thurgau in una località sopra Castel Thurmhof, sede storica dell’azienda, ad oltre 1000 metri di altitudine.
Erano lontane le discussioni sul cambio climatico e non era cominciata ancora la corsa a vigneti sempre più in altitudine a cui assistiamo negli ultimi anni. La scelta si è rivelata non solo azzeccata, ma da questo vigneto è nato il vino più rappresentativo dell’azienda e uno dei bianchi italiani più conosciuti: il Müller Thurgau Feldmarschall von Fenner. Il vigneto, di circa tre ettari, si trova nel podere Hofstatt sul monte Favogna. Si tratta di un altipiano protetto dai venti di tramontana e caratterizzato da un microclima assai particolare che permette di ottenere una maturazione delle uve ideale.
Il vino prende il nome dal barone Franz Philipp von Fenner zu Fennberg, nobile della zona che utilizzava quest’azienda agricola come residenza estiva. Si tratta un bianco dal carattere inconfondibile, complesso, affilato, profondo e dalle sorprendenti capacità di invecchiamento. La fermentazione avviene in acciaio e botti ed esce sul mercato due anni dopo la vendemmia e dall’annata 2007 utilizza il tappo a vite.
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