Il cioccolato come noto, ha origini antichissime (circa 4000 a.C.), ma i primi a coltivarlo furono i Maya intorno al 1000 a.C.; dal valore mistico e religioso, veniva consuma sotto forma di bevanda con una procedura simile a quella per la preparazione del tè.
Dal sapore decisamente amaro e poco gradevole, ebbe la prima “correzione del sapore” solo intorno al 1600 quando gli ordini monastici spagnoli aggiunsero a questa bevanda, della vaniglia e dello zucchero.
Ci vollero altri 200 anni circa per arrivare alla prima tavoletta di cioccolata di tipo commerciale, prodotta in Inghilterra e perfezionata nel resto d’Europa. Da allora nacquero diverse varianti, fra cui la pasta Gianduia (cacao e nocciole tritate e tostate) a Torino, il cioccolato al latte e fondente in Svizzera, ed infine nel 1946 la crema gianduia ad Alba, la famosissima Nutella (che non poteva non essere menzionata).
Ma oltre a vantare un sapore decisamente apprezzato da molti, il cioccolato è un ottimo alimento dalle svariate proprietà salutistiche. Oggi ci soffermeremo su un particolare cioccolato, realizzato con una metodologia ormai nota in Sicilia, in particolare a Modica, cioè la lavorazione a freddo.
La mia attenzione si sposta su una particolare produzione realizzata dall’azienda Sabadì di Simone Sabaini, che è stata in grado di rivisitare il cioccolato dandogli un nuovo volto. Si tratta della linea “la qualità della vita”, ovvero cioccolato combinato con altre sostanze naturali, allo scopo di esaltare alcune proprietà già presenti nel prodotto madre per garantire un alto valore nutrizionale.
Fra le tante varianti del prodotto (Ozio, Giovinezza, Sesso, Salute, Ottimismo), in quanto esperto in Anti-Aging, non posso che non parlarvi di quello Giovinezza. Il cioccolato Giovinezza ha attirato la mia attenzione, per l’interessante combinazione dei suoi ingredienti: Pasta amara di cacao – origine: Ecuador, zucchero integrale di canna, bacche di açaí , rosa canina, arancia rossa, estratto di acini d’uva, estratto di te verde.
In questa variante si esalta la naturale capacità antinvecchiamento del cacao, dovuta alla presenza dei polifenoli, (sostanze dalle spiccate proprietà antiossidanti) tramite la combinazione con bacche di Acai, Rosa canina, estratto di acini d’uva e di tè verde. La nota interessante, emerge da uno studio che è stato eseguito in collaborazione con l’Università di Ferrara, dove è stata valutata la capacità antiossidante di questo prodotto.
Il risultato ottenuto è davvero interessante, il cioccolato Giovinezza, grazie all’aggiunta di altri alimenti antiossidanti e grazie al processo di lavorazione a freddo, conserva una capacità antiossidante di circa 70000 unità ORAC per 100 grammi di prodotto. (l’ORAC test, è un metodo standardizzato, che permette di valutare il potenziale antiossidante di un alimento).
L’ FDA americana, ovvero l’agenzia per gli Alimenti e Medicinali americana, ha stabilito un valore di unità ORAC da assumere giornalmente, questo valore si aggira intorno alle 5000 unità; da un rapido calcolo è possibile notare come solo 7,14 grammi di cioccolato Giovinezza siano necessari per soddisfare la nostra dose quotidiana di antiossidanti. Questa moderata quantità ci permette una buona copertura anti-età senza che incida eccessivamente sul nostro bilancio calorico (solo 32 Kcal per 7 grammi di prodotto). Un ultimo consiglio? Consumatelo 30 minuti prima di un pasto, vi aiuterà a mantenere la linea. Ma di questo, ne parleremo in un prossimo articolo! Nel caso invece vogliate gustare del cacao anche durante un pasto, ho scovato una ricetta dalle combinazioni interessanti e dal basso indice glicemico.
“Cuori di carciofi al cioccolato*”
Ingredienti
500 gr di cuori di carciofo
50 gr cipollina fresca
1 dl di vino bianco
100 gr di salsa di pomodoro
50 gr di cacao in polvere
sale e pepe
noce moscata (grattata fresca)
olio di oliva extra vergine
3 bicchieri di brodo vegetale
Preparazione
Soffriggete la cipollina fresca, sminuzzata, aggiungete i cuori di carciofo tagliati in sei parti, soffriggete ancora i cuori di carciofo assieme alla cipolla, quando sono abbastanza asciutti aggiungete il vino bianco secco (di buona qualità) e fatelo sfumare, quindi aggiungete due bicchieri di brodo vegetale e portate a metà cottura la cottura a fuoco lento quindi aggiungete la salsa di pomodoro e fatela cuocere mescolando con un cucchiaio di legno quando sul pomodoro comincia ad affiorare l'olio aggiungete il cacao a pioggia e un bicchiere di brodo vegetale sale e pepe, finite la cottura mescolando.
Servite caldi sopra un letto di valeriana e speck come antipasto, oppure come contorno, semplici vicino a piatti di cacciagione.
Buon appetito!
Andrea Busalacchi
Esperto in nutrizione e integrazione nutrizionale
Docente presso le Università Bicocca di Milano
e UniCt di Catania
perunapelleperfetta@gmail.com
Fb: Andrea Busalacchi