Si rafforza la presenza del gruppo Barilla in Russia, paese dove il business della pasta cresce in doppia cifra: +16%.
La multinazionale parmigiana ha uno stabilimento a Solnechnogorsk e ora investirà 130 milioni di euro per costruire un nuovo sito produttivo e un mulino per macinare il grano duro. L’insediamento – riporta la Gazzetta di Parma – sarà nella zona di Stupino Quadrat, che si trova nella cintura di Mosca a 40 km dall’aeroporto e nelle vicinanze delle più importanti arterie stradali e ferroviarie. La nuova struttura produttiva servirà per far fronte alla forte crescita del mercato locale con una produzione in loco.
La pasta non rientra nell’elenco dei prodotti dell’export italiano colpiti dall’embargo iniziato nel 2014, pertanto è in atto un vero e proprio picco di consumi da parte della classe media del Paese. Barilla non è l’unica azienda italiana presente nell’area, che punta sul made in Italy e raccoglie 27 investitori stranieri. Ma con i suoi 130 milioni, quello della Barilla sarà l’investimento più grande di tutta l’area speciale.
Una delle ragioni della scelta è proprio la presenza di una linea ferroviaria che entra direttamente nella zona Zes (zona economia speciale). Da tempo il gruppo Barilla spinge l’acceleratore sull’intermodalità per ridurre l’impatto ambientale dei trasporti. A questo proposto a fine 2019 è stato ufficializzato l’accordo con Gts, compagnia privata di Bari specializzata nel trasporto ferroviario di merci, e in febbraio il primo treno carico di pasta è partito dall’interporto di Parma per raggiungere la città di Ulm, in Germania. Ora si muovono due treni ogni settimana, con 16 vagoni e 32 container.
C.d.G.